La notizia è sicuramente interessante: malgrado la grossa incertezza e la crisi in atto, l’Ig Metall è riuscita a rinnovare il contratto dei metalmeccanici ottenendo un aumento per nulla trascurabile, ovvero pari al 3.8% per i 75mila lavoratori del settore nei laender Renania Settentrionale-Westfalia, Bassa Sassonia e Brema: l’accordo avrà tuttavia importanti ripercussioni nelle prossime trattative tra le parti sociali anche in altre categorie previsti per i primi mesi del 2012.
Il nuovo contratto firmato dall’associazione dei datori di lavoro e l’Ig Metall fa buon sperare per il rinnovo del contratto di oltre 3 milioni di lavoratori nel paese.
Il nuovo accordo, che scadrà nel mese di febbraio del 2013, ha cercato anche di dare una mano ai giovani lavoratori e agli apprendisti ottenendo un risultato rassicurante: i giovani, dopo l’apprendistato, verranno assunti a tempo indeterminato.
L’impegno dell’Ig Metall ha dato così i suoi buoni frutti cercando di recepire le istanze della cosiddetta generazione praticantato tanto che il vice presidente dell’Ig Metall, Detlef Wetzel ha anche osservato che
I politici e gli imprenditori ignorano da anni gli interessi delle nuove generazioni. Noi vogliamo lanciare un forte segnale affinché la politica metta il tema giovani all’ordine del giorno
I prossimi rinnovi previsti dalla primavera del 2012 dovranno, sempre per espresse indicazioni di Wetzel, prevedere tra l’altro l’assunzione a tempo indeterminato per tutti gli apprendisti e farà di tutto per evitare che la maggior parte dei giovani si ritrovi senza lavoro, con contratti precari, lavoro interinale, o in cronica situazione di praticantato.
Ricordiamo, per inciso, che il contratto del settore siderurgico ha ora per primo mantenuto le promesse dei mesi scorsi anche per via di una decorrenza contrattuale maggiore rispetto al passato.
Il Presidente dell’Unione dei datori di lavoro del settore siderurgico, Helmut F. Koch, ha dichiarato
Non è stato facile per noi accettare l’accordo, tenendo conto delle incertezze derivanti dall’attuale situazione di crisi