Il Fondo Monetario Internazionale ha espresso un giudizio sostanzialmente positivo sulla riforma del lavoro attuata (o in corso di attuazione) in Italia. Ad esprimerlo è stato il massimo vertice dell’organizzazione internazionale, che ha dichiarato come l’Italia abbia fatto “bene sulla riforma del lavoro”, sottolineando tuttavia che l’esito positivo della revisione del sistema giuridico occupazionale sia determinato dal fatto che “nell’iter parlamentare venga mantenuto l’obiettivo di ridurre il dualismo tra i protetti e chi non lo è”.
Christine Lagarde, direttore generale del Fondo Monetario Internazionale, ha infine bollato come “opportuna” la riforma del lavoro attuata dal governo Monti, sottolineando come vi sia l’auspicio che la stessa affronti “l’incertezza sui licenziamenti, in modo che le imprese e i datori di lavoro possano sentirsi più fiduciosi al momento di assumere”.
“Inoltre” – ha proseguito il direttore generale del Fondo Monetario Internazionale – “speriamo che i negoziati con il sindacato si concentrino sull’occupazione più che sugli aumenti salariali. Sul risanamento dei conti riteniamo che le misure annunciate siano sufficienti e che si debba assicurare che vengano messe in atto a tutti i livelli dell’amministrazione pubblica. Rappresentano un buon equilibrio. Generano un surplus primario più alto per ridurre il debito, evitando di danneggiare troppo la crescita”.
Lagarde ha infine dichiarato come l’Italia non abbia più bisogno del monitoraggio sui conti pubblici che era stato precedentemente deciso da G20 di Cannes, poiché “i mercati e gli investitori hanno mostrato più fiducia in quello che viene fatto da questo Governo”. Ancora, Lagarde ha ricordato come l’Eurozona sia ancora l’anello debole dell’economia mondiale, e come la Banca centrale Europea debba sostenere la crescita con la propria politica monetaria, e come i governi concedano alle banche l’accesso diretto alle risorse dei fondi slava Stati (l’Efsf, e l’Esm).
► L’ITALIA SORVEGLIATA SPECIALE
► RIFORMA DEL LAVORO MIGLIORABILE