La detrazione sulla prima casa sale fino a 400 euro comprendendo ora, oltre alla quota di 200 euro, anche 50 euro per ogni figlio a carico avente un’età non superiore a 26 anni a condizione che siano residenti nell’unità immobiliare adibita ad abitazione principale, mentre le pensioni con un importo inferiore ai 1.402 euro mensili avranno la rivalutazione piena rispetto all’inflazione: ecco le due principali novità del decreto salva-Italia del governo Monti.
Per Gianluca Galletti, esponente dell’UDC
Con il riconoscimento degli sconti per i figli a carico sull’Imu c’é un sostanziale riconoscimento del principio del quoziente familiare. Gli sconti di 50 euro a figlio fino a quattro figli che si aggiungono ai 200 euro di sconto per tutti consente di portare il bonus fino a 400 euro a famiglia
In realtà, l’aumento del tetto per le pensioni che avranno la rivalutazione piena vale solo per il 2012, mentre per il 2013 dovrebbe tornare a valere il blocco per gli assegni superiori a due volte il minimo (935 euro).
Tra le modifiche al decreto spicca anche il maxi-prelievo del 15% sugli assegni pensionistici superiori oltre i 200.000 euro e la penalità per chi anticipa la pensione; in effetti, chi decide di abbandonare prima dei 62 anni avrà una riduzione delle quote di trattamento pari a 1 punto percentuale e non più 2% come previsto inizialmente.
Non solo, i lavoratori autonomi, artigiani e commercianti, saranno chiamati a contribuire maggiormente con l’obiettivo di arrivare al 24% entro il 2018, mentre i capitali cosiddetti ‘scudati’ sono soggetti ora ad un’imposta di bollo speciale del 10 per mille negli anni 2012 e 2013, mentre l’aliquota ordinaria è fissata al 4 per mille.
Si conferma anche la decisione di diffondere il sistema di pagamento elettronico anche se si è deciso di alzare la soglia a 1000 euro e, allo scopo di incentivare questo meccanismo, la tassa sui conti correnti, l’imposta di bollo, non ci sarà su depositi sotto 5.000 euro di deposito.
Non solo, si è anche deciso di confermare i lavori socialmente utili per le città di Napoli e Palermo e di dare una nuova chiave di lettura all’Isee; infatti, con un nuovo sistema di calcolo che dovrà tenere conto delle quote di patrimonio e reddito dei diversi componenti della famiglia nonché dei pesi dei carichi familiari, in particolare dei figli successivi al secondo.