Il Governo Monti passa al contrattacco con un nuovo decreto legge che definisce nuove regole al fine di riequilibrare la finanza degli enti locali in difficoltà, oltre a favorire la trasparenza e la riduzione dei costi degli apparati politici regionali.
Con questo provvedimento, il Governo Monti intende condurre all’efficienza gli enti locali con un equilibrio della gestione amministrativa mirata all’efficienza e alla trasparenza.
Per prima cosa il governo Monti intende controllare la loro gestione finanziaria introducendo vincoli e nuovi controlli e verifiche.
Infatti, per gli enti con più di 5mila abitanti viene introdotto un “controllo strategico” per verificare lo stato di attuazione dei programmi, mentre per tutti gli altri si introduce invece un “controllo sugli equilibri finanziari” che valuta lo stato di salute delle finanze dell’ente.
Non solo, il provvedimento potenzia i controlli della Corte dei Conti che avrà poteri di controllo e sanzionatori più ampi rispetto al passato: la Corte eserciterà un controllo di legittimità preventivo sugli atti delle regioni che incidono sulla finanza pubblica, compresi gli atti amministrativi generali e quelli che adempiono agli obblighi derivanti dall’appartenenza dell’Italia all’Unione europea.
In merito al contenimento della spesa degli organi politici degli enti territoriali e sulla riduzione dell’apparato politico, il Governo Monti ha deciso di introdurre nuovi obblighi con una maggiore trasparenza.
A questo riguardi, il nuovo decreto del Governo chiede a tutti i gruppi consiliari a rendicontare e pubblicare tutti i dati relativi alle agevolazioni e ai contributi ricevuti, mentre gli amministratori pubblici devono adeguarsi al rispetto degli stessi standard di trasparenza introdotti dal Governo per i propri membri.
Grazie a questa particolarità anche gli amministratori locali dovranno pubblicare sul sito internet dell’amministrazione di appartenenza i redditi e il patrimonio.
Per quanto riguarda i compensi, il provvedimento ha deciso che i questi devono essere fissati in modo che non eccedano complessivamente il livello di retribuzione riconosciuto dalla Regione più virtuosa da individuare dalla Conferenza Stato-Regioni entro il prossimo 30 ottobre 2012.