Si chiama Housers e si tratta di una piattaforma online nata in Spagna relativa al lending crowdfunding, con una specializzazione nel real estate. La grande novità è rappresentata dal suo arrivo anche nella penisola italiana. Qui è guidata da Giovanni Buono, che ha già evidenziato come gli utenti italiani hanno risposto benissimo a questa novità e solamente in tre mesi sono più di 4 mila quelli attivi. Il primo immobile si trova in via Col di Lana a Milano e sono stati raccolti la bellezza di 413 mila euro. All’investimento hanno preso parte ben 516 utenti, che potranno contare su un rendimento da affitti che si aggira intorno al 3,82%.
L’attività di Housers prosegue spedita in Italia dai primi giorni di luglio, mese del suo esordio, dopo aver ottenuto un successo davvero notevole in Spagna. Se i dubbi potevano essere rappresentati dalla risposta italiana a questo nuovo sistema di investimento nel mattone, le risposte sono state certamente molto positive e incoraggianti per il futuro. I primi quattro progetti, di cui uno ancora in corso, sono stati finanziati da oltre un numero davvero rilevante di utenti, per un totale che si aggira intorno ad un milione di euro.
Housers, quindi, offre agli utenti l’opportunità di investire su uno o anche su diversi asset. E l’investimento minimo? Si può contribuire anche solo con 50 euro. Il funzionamento della piattaforma di crowdfunding è davvero molto semplice. La prima cosa da fare è quella di registrarsi al servizio: una volta portata a termine tale procedura, si potrà accedere alla lista delle varie opzioni di investimento. Interessante notare come l’investimento, compreso il rimborso del capitale che viene prestato, garantisce pure un interesse che sarà correlato agli affitti che l’immobile riuscirà a sviluppare.
Inoltre dopo un determinato lasso di tempo, l’investitore potrà ricevere altro denaro legato alla possibile rivalutazione. E i fondi degli investitori, che fine fanno? Il deposito avviene su un conto indisponibile. Spetterà a quest’ultimo, tra l’altro, effettuare delle verifiche circa l’identità di ciascun investitore, in modo tale da rispettare alla perfezione le norme anti-riciclaggio.