Il recente decreto salva-Italia approvato alla Camera dovrò passare per la relativa approvazione anche al Senato. Le novità sono tante con nuove tassazioni e riforme strutturali anche se, poi, dovremo aspettare l’anno prossimo per la riforma più importante e delicata come quelle del mercato del lavoro allo scopo di rendere il lavoro più flessibile per stabilizzare la quasi totalità dei lavoratori: tutti stabili con contratti a tempo indeterminato ma, al contempo, con meno diritti.
La manovra Monti ha introdotto la tassazione sugli immobili, o IMU, così come definito all’articolo 13 del decreto Monti n, 201 dello scorso 6 dicembre 2011. Il testo approntato dal governo prevede l’abrogazione delle disposizioni previste all’articolo 59, lett. d) ed e) del decreto legislativo 446/1997, ovvero quella parte che consentivano ai comuni di assimilare ad abitazione principale le unità concesse in uso gratuito ai parenti e di regolamentare le pertinenze, e dell’imposta sui redditi, IRPEF, sui redditi fondiari.
La nuova imposta è stata pensata per tassare il valore dei fabbricati determinato in base alle rendite catastali rivalutate, in precedenza del 5%, utilizzando i nuovi moltiplicatori riferiti al gruppo di riferimento così come messo in evidenza:
Categoria catastale e moltiplicatore applicabile
- A (escluso A10), C2, C6 e C7 con moltiplicatore 160
- B, C3, C4, C5 con moltiplicatore 140
- A10 moltiplicatore di riferimento 80
- D moltiplicatore 60
- C1 moltiplicatore 55
I terreni agricoli saranno rivalutati utilizzando un moltiplicatore x120.
Secondo il testo di riferimento l’aliquota di base dell’imposta è pari allo 0,76% ma i Comuni potranno modificare, in aumento o in diminuzione, l’aliquota di base sino a 0,3%.
L’aliquota per l’abitazione principale, con le relative pertinenze, sarà pari allo 0,4% e ricordiamo che i comuni potranno modificare, in aumento o in diminuzione, l’aliquota sino a 0,2%. I comuni potranno anche stabilire che l’importo di euro 200 possa essere elevato, fino a concorrenza dell’imposta dovuta, nel rispetto dell’equilibrio di bilancio. Con al deduzione dell’abitazione principale sarà anche possibile detrarre 50 euro per ogni figlio a carico avente un’età non superiore a 26 anni fino ad un massimo di 400 euro.
Non solo, il governo Monti ha anche deciso di rendere permanenti gli sgravi del 36% sulle agevolazioni per le ristrutturazioni edilizie per cercare di dare una mano alla ripresa economica e in particolare a quella edilizia.
Il decreto prevede per le spese sostenute dal 2012 la detrazione obbligatoria in dieci anni anche per i soggetti che hanno almeno 75 anni.