Purtroppo il divario uomo – donna nel mondo del lavoro è sempre piuttosto ampio e, per cercare di colmare questo gap l’UE lancia un’iniziativa a sostegno dell’imprenditoria femminile: donne già affermate si mettono a disposizione di giovani imprenditrici che hanno avviato un’impresa da 2 a 4 anni fa.
Forniranno loro assistenza e cercheranno di aiutarle con dei consigli pratici; l’iniziativa coinvolge 170 donne di successo da 17 paesi dell’UE.
Antonio Tajani (commissario responsabile per imprese e politica industriale della Commissione Europea) dice:
La creatività e le potenzialità imprenditoriali femminili rappresentano chiaramente la fonte di crescita economica e di nuovi posti di lavoro meno sfruttata, che va dunque ulteriormente sviluppata in Europa. In un momento di crisi non ci possiamo permettere di rinunciare a tale potenzialità. Incrementare il numero delle imprenditrici significa dare maggior potere economico alle donne e contribuire alla crescita
Quando si parla di imprese le donne sono diverse dagli uomini sotto diversi aspetti
– Le donne valutano molto attentamente le probabilità di successo e prendono in considerazione ogni potenziale fonte di fallimento prima ad esempio di impegnare la casa di famiglia in garanzia
– Sono più prudenti degli uomini: infatti almeno per un certo periodo di tempo quando danno vita ad una nuova imprese
mantengono il posto di lavoro precedente svolgendo entrambe le attività contemporaneamente
– A differenza di quanto fanno gli uomini, le donne rilevano le imprese esistenti dopo un periodo di prova più lungo
– Inoltre, le imprese che vengono create da donne usanon un capitale inferiore a quelle degli uomini e hanno un minore capitale netto
– Infine, anche anche se la crescita delle donne imprenditrici è inferiore rispetto a quella degli uomini, è più costante: questo vuol dire minor rischio di insuccesso
Via| Commissione Europea