Di imprenditoria femminile abbiamo già parlato e torniamo a farlo perchè secondo i dati di Uniocamere nel periodo che va da giugno 2010 a giugno 2011, le imprese italiane “al femminile” sono aumentate di 9.815 unità; visti i tempi di crisi che corrono è decisamente un dato d cui tenere conto.
Ferruccio Dardanello, presidente di Unioncamere spiega
La maggiore partecipazione delle donne alla vita produttiva, attraverso l’impresa, è una risorsa importante per contribuire a rilanciare la crescita dell’Italia e riavvicinare il nostro Paese agli standard europei.
Purtroppo sono ancora molti gli ostacoli che limitano le donne nell’esprimere appieno la propria creatività e professionalità nel mondo del lavoro. Credo che, nelle iniziative che si stanno discutendo per sostenere la crescita, una grande attenzione vada posta a tutti quegli strumenti, innanzitutto di welfare ma anche di tipo finanziario, che possono facilitare l’impegno delle donne nelle attività economiche. Il sistema camerale ha investito in questa direzione e continuerà a farlo, sia mantenendo accesi i fari sul fenomeno, sia sostenendo il lavoro dei comitati presenti e attivi sul territorio all’interno delle Camere di commercio (fonte adnkronos)
Già gli ostacoli che le donne possono incontare nel mondo del lavoro: tanti, ancora troppi. E spessso sono proprio questi ostacoli a metterli di fronte ad una scelta: famiglia o lavoro e carriera. Purtroppo nel 2011 sembra non esserci (almeno non sempre) la possibilità di una perfetta convivenza tra lavoro e maternità.