Il Consiglio di indirizzo e di vigilanza dell’Inail licenzia il bilancio di previsione 2012 redatto secondo il sistema per missioni e programmi e, malgrado l’attuale congiuntura economica, prevede un avanzo finanziario di 376 milioni di euro.
Il nuovo bilancio Inail intende rispondere a criteri più rigidi e reali visto che è stato redatto secondo una classificazione per missioni e programmi secondo quanto disposto dal dpr 97/2003 e dalla legge 196/2009: un sistema che implica un notevole cambiamento sia nella fase di programmazione e di formulazione delle previsioni finanziarie sia nella fase gestionale, consentendo di stabilire una stretta correlazione tra obiettivi, attività e risorse.
La nuova programmazione dell’Inail non intende più fare riferimento al centro di responsabilità amministrativa ma ai programmi, intesi come macroaggregati di risorse orientati a realizzare le funzioni principali e gli obiettivi strategici dell’Istituto: una nuova classificazione che garantisce totale trasparenza e rigore.
Il bilancio pone in evidenza il polo salute e sicurezza realizzato nel corso del 2011 con l’integrazione di ex Ipsema ed ex Ispesl. In effetti, con l’incorporazione degli enti si è reso necessario anche un nuovo piano dei conti integrato in grado di accogliere tutte le voci di entrata e di spesa relative alle funzioni di nuova acquisizione.
Il bilancio tiene conto dell’attuale e difficile congiuntura economica perché fissa una flessione del volume delle entrate contributive pari al 2.56% con una compensazione da una riduzione delle uscite, circa 5,2%. È possibile senza dubbio fare presente che il saldo resta positivo e si prevede un avanzo finanziario di 376 milioni di euro superano il miliardo di euro gli accantonamenti a garanzia del pagamento delle rendite. Il Civ ha anche voluto investire maggiore risorse per il miglioramento delle prestazioni sanitarie a favore dei lavoratori infortunati e tecnopatici (impegnando per questo programma 120 milioni in ragione d’anno) e per il sostegno finanziario delle imprese che investono in prevenzione (225 milioni) con una quota di 120 milioni di euro assegnati al finanziamento della missione “ricerca”.