Per il nostro ente di prevenzioni infortuni sul lavoro è tempo di aviare un accordo quadro nel campo riabilitativo in grado di coinvolgere anche le Regioni: è questo l’impegno dell’Istituto per dare attuazione a quanto disposto nell’ambito della conferenza Stato-Regioni illustrate nel corso del IX convegno nazionale di medicina legale.
Per l’Inail l’accordo quadro potrebbe essere un’opportunità dalla grandi potenzialità di intervento, con importanti ricadute sia per quanto riguarda il reinserimento professionale degli infortunati sia per il contenimento dei costi sociali legati agli incidenti sul lavoro.
Con questo nuovo passo, l’Ente per la prevenzione infortuni, così come ha posto in evidenza nel suo sito, ritorna ad avere ambiti estesi di intervento visto che l’accordo quadro in conferenza Stato-Regioni rappresenta il ‘passaggio’ normativo più recente di un processo articolato che ha visto l’Ente riappropriarsi progressivamente delle attribuzioni.
Per il direttore generale vicario, Giuseppe Mazzetti,
In sede di conferenza permanente Stato-Regioni l’INAIL ha cercato di svolgere un ruolo propulsivo soprattutto per fare modo che il testo, in un’interpretazione estensiva della norma, non fosse limitato solo alla riabilitazione non ospedaliera ma, invece, venisse esteso a tutte le prestazioni sanitarie di reinserimento sociale e lavorativo che l’Istituto è abilitato a erogare direttamente o che, comunque, è tenuto a garantire . Da questo punto di vista il testo approvato crea i doverosi presupposti per una completa sinergia col territorio e per un continuo e costante raccordo tra INAIL e regioni, in tutte le componenti che caratterizzano la tutela sanitaria di chi si è infortunato sul lavoro
L’accordo quadro indica i settori nei quali è prevista una collaborazione stabile tra Regioni e INAIL e definisce le modalità di erogazione delle prestazioni sanitarie da parte dell’Istituto, garantendone la piena integrazione con le tutele offerte dal Servizio Sanitario Nazionale.
Non solo, l’intesa dispone la possibilità per INAIL e Regioni di stipulare accordi per consentire all’Istituto di avvalersi di servizi pubblici o privati e per erogare agli infortunati prestazioni ulteriori rispetto a quelle garantite dal Servizio Sanitario Nazionale.