Sono stati assegnati i contributi finanziari per la realizzazione di studi e ricerche per la prevenzione del fenomeno infortunistico che vedono coinvolti istituti universitari e scientifici.
Tra i 50 partecipanti ne sono stati selezionati 19, ad esempio l’Università di Pavia, Dipartimento di medicina interna e terapia medica, ha proposto un lavoro intitolato “Determinanti biologici e biofisici della risposta cellulare ed integrata ad onde elettromagnetiche: effetti della frequenza, dell’intensità, del tempo di esposizione e loro implicazione per la clinica e per la medicina del lavoro” o la Fondazione Istituto Neurologico C. Besta IRCCS di Milano ha ottenuto 250.000 euro per lo studio della “Sclerosi multipla, disabilità e lavoro: progetto nazionale per lo sviluppo di protocolli di analisi basato sulla classificazione internazionale del funzionamento della disabilità e della slute (ICF), dell’interazione persona-ambiente di lavoro, finalizzato al reinserimento e mantenimento lavorativo e sociale”.
In tutto l’Inail ha provveduto ad erogare tre milioni di euro per favorire progetti di ricerca sui rischi nell’ambiente di lavoro e sulle nuove malattie professionali.
Lo stanziamento previsto dall’Inail pone tra i propri obiettivi prioritari anche l’attività di studio per migliorare il sistema di tutela integrale offerta ai soggetti assicurati.
l’INAIL ha assegnato nello svolgimento della sua attività di prevenzione – articolo 9, comma 4, lettera b del Testo Unico Sicurezza sul lavoro, Decreto legislativo 81/2008 aggiornato dal D.lgs 106/2009 – gli importi per il finanziamento di progetti che approfondiscano le conoscenze della epidemiologia e della fisiopatologia clinica del fenomeno degli infortuni sul lavoro e delle malattie professionali.
L’Istituto ha previsto di allocare risorse finanziarie in progetti su tematiche ritenute prioritarie come le malattie a genesi multifattoriale e neurodegenerative; le malattie causate da amianto, radon, onde elettromagnetiche; le malattie più tipicamente legate al settore agricolo.
I risultati conseguiti attraverso le attività di ricerca finanziate saranno messi a disposizione di tutti i soggetti che concorrono, insieme all’Inail, al perseguimento di obiettivi in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro.