Per il responsabile dell’Istituto, l’Inail deve diventare un modello di prevenzione internazionale non solo sul fronte degli infortuni sul lavoro, o sulla sicurezza, ma deve impegnarsi, insieme a sindacati e imprenditori, per operare un vero salto di qualità per offrire risposte precise in tutti gli aspetti di un rapporto di lavoro.
Il convegno Flessibilità&Produttività, promosso dalla fondazione I-Csr (Italian center for Social responsibility), è stato l’occasione per delineare un possibile prossimo scenario che vede coinvolto l’Inail in prima linea in attività mirate sul versante della conciliazione dei tempi di vita e professionali.
Come lo stesso presidente dell’Istituto ricorda
L’Inail è un istituto connotato al femminile: oltre il 58% del personale è donna. Le problematiche di conciliazione vita-lavoro ci sono ben presenti. Da oltre vent’anni è, infatti, attivo nell’Istituto il comitato Pari opportunità, particolarmente incisivo nelle sue attività e in cui crediamo molto
E tra gli obiettivi raggiunti insieme al comitato, Sartori ha ricordato alcuni
risultati significativi, che consentono non solo alle donne ma a tutti coloro che si trovano in situazione di difficoltà di superarle al meglio: per esempio abbiamo attivato 600 postazioni di telelavoro o aperto da alcuni anni un asilo nido aziendale. Una spinta a lavorare in questa direzione ci viene anche dalla politica e in questo senso importantissimo è l’avviso raggiunto tra Governo e parti sociali in occasione dell’8 marzo, che sottolinea il ruolo fondamentale delle donne, su cui grava il doppio carico dell’impegno casa-lavoro
Per il presidente dell’Inail occorre un cambio di mentalità, come sta avvenendo, più in generale, rispetto agli infortuni sul lavoro: un salto di qualità culturale per essere un modello in Unione Europea.
L’obiettivo dell’Istituto è di diventare il punto di riferimento in Europa per quanto riguarda la salute e sicurezza dei lavoratori.
Un modello che non deve trascurare l’importante aspetto della conciliazione tra casa e lavoro e, come lo stesso istituto sottolinea, più della metà degli incidenti sul lavoro avviene in strada ciò vuol dire che occorre intervenire su questi fattori, ovvero, come Gattegno sottolinea, occorre pensare a politiche manageriale volte a superare questo problema.
La ricerca People first ha posto in evidenza che le aziende che hanno cercato di conciliare questi due aspetti hanno migliorato il clima interno, ridotto l’assenteismo e incrementato la motivazione dei propri lavoratori e il senso di appartenenza all’azienda ed ecco perché diventa estremamente urgente definire programmi di ferie flessibili, politiche di supporto della maternità e della paternità.