Il programma – obiettivo per l’incremento e la qualificazione dell’occupazione femminile,e per la creazione, lo sviluppo e il consolidamento di imprese femminili, per la creazione di progetti di rete relativi alle azioni positive per il 2012, pubblicato sul sito del Ministero del lavoro con il repertorio 41 / 2012 introduce importanti incentivi a chi assume giovani neolaureate e disoccupate di età superiore ai 45 anni. Le domande per l’accesso al finanziamento si possono presentare tra il 1 ottobre e il 30 novembre 2012.
Ma vediamo più nel dettaglio le caratteristiche di questi interventi. Tra le azioni che possono essere finanziati con i bonus, figurano tre differenti strade, di cui una che riguarda l’occupazione e il reinserimento lavorativo, con due alternative iniziative: sostegno di lavoratrici con contratto di lavoro non a tempo indeterminato, in particolare giovani neolaureate e neodiplomate. I progetti devono mirare a stabilizzare la situazione occupazionale in misura non inferiore al 50% delle destinatarie. L’assunzione a tempo indeterminato va fatta entro i termini di chiusura del progetto; sostegno a disoccupate, inattive, in cassa integrazione e/o mobilità, con particolare attenzione alle donne d’età sopra i 45 anni. Anche in questo caso i progetti devono mirare a stabilizzare la situazione occupazionale in misura almeno del 50% delle destinatarie, con assunzione a tempo indeterminato entro i termini di chiusura del progetto (con regole similari per gli incentivi assunzione apprendisti in studi professionali).
La seconda azione riguarda invece la costituzione o il consolidamento dell’impresa, con finanziamento dei progetti relativi alla costituzione di una o più imprese a titolarità o prevalenza femminile nella compagine societaria, al fine di agevolare l’inserimento o il reinserimento lavorativo di donne, e i progetti a consolidare una o più imprese femminili.
Terza linea guida riguarda invece quelle iniziative finalizzate a favorire la qualità della vita personale e professionale; conciliazione e valorizzazione del benessere sociale e lavorativo; rimozione dei pregiudizi culturali attraverso il superamento degli stereotipi in un’ottica di pari opportunità; diffusione delle indicazioni che emergono dalle strategie comunitarie.
Attenzione tuttavia alle eccezioni: incentivi assunzioni inammissibili.