La legge 167/2011 prevede la possibilità di ottenere assunzioni agevolate attraverso il contratto di apprendistato allo scopo di avviare al lavoro i lavoratori in mobilità.
Infatti, l’articolo 7, comma 4, della legge n. 167/2011, prevede la possibilità di assumere in apprendistato i lavoratori in mobilità ai fini della loro qualificazione o riqualificazione e, secondo il dispositivo, i lavoratori in mobilità così assunti non rientrano nella base di calcolo prevista da leggi o contratti collettivi per l’applicazione di particolari istituti, ovvero ad esempio i disabili.
Gli incentivi coprono la natura contributiva del rapporto di lavoro e non cambiano rispetto a quelli previsti per i lavoratori in mobilità.
In effetti, l’articolo 7, comma 4, prevede che
Ai fini della loro qualificazione o riqualificazione professionale è possibile assumere in apprendistato i lavoratori in mobilità. Per essi trovano applicazione, in deroga alle previsioni di cui all’articolo 2, comma 1, lettera i), le disposizioni in materia di licenziamenti individuali di cui alla legge 15 luglio 1966, n. 604, nonché il regime contributivo agevolato di cui all’articolo 25, comma 9, della legge 23 luglio 1991, n. 223 e l’incentivo di cui all’articolo 8, comma 4, della medesima legge
Ricordiamo che l’inquadramento del lavoratore potrà avvenire fino a due livelli inferiori rispetto alla categoria spettante, in applicazione del contratto collettivo nazionale di lavoro, ai lavoratori addetti a mansioni o funzioni che richiedono qualificazioni corrispondenti a quelle al conseguimento delle quali è finalizzato il contratto ovvero, in alternativa, di sarà possibile stabilire la retribuzione dell’apprendista in misura percentuale e in modo graduale alla anzianità di servizio.
Questa possibilità permette di collocare al lavoro persone che fino a ieri potevano sperare ad una remota ricollocazione in ambito lavorativo approfittando di un nuovo incentivo che permetterebbe, così, di offrire un serio contributo alla nuova occupazione.
La legge 167/2011 ha ridefinito il contratto di apprendistato cercando di rispettare le indicazioni suggerite dalle parte sociali, quali sindacato dei lavoratori e Confindustria, al fine di mettere a punto nuovi strumenti di inserimento.