È stato presentato a Trieste il Rapporto Regionale INAIL 2008 relativo agli infortuni sul lavoro del Friuli Venezia Giulia. Nella Regione, alla data di rilevazione del 30 aprile 2009, si registra un calo del 7,6%; infatti, nel 2008 gli incidenti denunciati ammontano in totale a 25.929, 2.122 in meno. I casi mortali sono stati 25, 2 in meno rispetto al 2007.
I dati sono positivi per tutte le province della regione. Ad Udine, per esempio, si pone in evidenza un calo del 6,8%, mentre nella provincia di Trieste del 5,7%. La provincia che registra il dato più virtuoso è senza dubbio Pordenone che registra un calo del 10,1% rispetto all’anno precedente.
La riduzione risulta essere la più consistente di quelle registrate tra le regioni italiane. Il dato è migliore di quello registrato nel Nord-Est (-5,3%) e di quello nazionale (-4,1%), e conferma la tendenza alla diminuzione del fenomeno già registrata (in modo meno marcato) dal 2006: nel triennio, infatti, emerge un calo dell’8,1% in Friuli Venezia Giulia, del 7,3% nel Nord-Est e del 5,7% in Italia.
Il calo degli infortuni assume maggiore rilievo se si considera che, secondo le fonti ISTAT, nel 2008 il numero totale degli occupati è rimasto sostanzialmente invariato rispetto al 2007 (circa 522mila unità), in aumento rispetto al 2006 dello 0,6%.
Il settore dove si concentra il maggior numero degli infortuni è quello delle industrie manifatturiere, che rappresenta complessivamente il 25,3% del totale regionale con 6.572. Il settore delle costruzioni da solo rappresenta il 9% del totale degli infortuni in regione, con 2.337 casi avvenuti per il 42,1% nella provincia di Udine (985 casi, pari al 9,6% del totale provinciale) e per il 22,3% in quella di Trieste (520 casi, pari al 10,5 del totale provinciale).
Nel settore dei Servizi, che rappresenta il 30,3% del totale regionale con 7.853 infortuni avvenuti, si conferma l’andamento in diminuzione (-6,3%).
Gli infortuni occorsi a lavoratori stranieri (6.328 casi denunciati nel 2008) incidono sul totale regionale per il 24,4%, con un picco nella provincia di Pordenone, in cui i 2.080 casi denunciati rappresentano il 29,8% del totale provinciale.
Il Rapporto INAIL è prelevabile al link.