Proprio ieri abbiamo avuto modo di introdurre il ruolo delle start up innovative e le caratteristiche che tali imprese devono dimostrare di possedere per poter avere accesso al pacchetto di incentivi che il governo vuole mettere in piedi per stimolare la ricerca tecnologica e tecnica italiana. Un ruolo fondamentale all’interno di tale panorama lo svolge l’incubatore, una società di capitali, costituita anche in forma cooperativa, di diritto italiano ovvero una Societas Europaea, residente in Italia che offre servizi per sostenere la nascita e lo sviluppo di start-up innovative. Vediamo quali saranno i rapporti tra l’incubatore e le start up innovative.
Per potersi rapportare efficacemente con le nuove start up, e svolgere un ruolo di supporto quanto più efficiente possibile, è stato stabilito che l’incubatore debba essere necessariamente caratterizzato dalla presenza di particolari elementi: disporre di strutture, anche immobiliari, adeguate ad accogliere start-up innovative, quali spazi riservati per poter installare attrezzature di prova, test, verifica o ricerca; disporre di attrezzature adeguate all’attività delle start-up innovative, quali sistemi di accesso alla rete internet, sale riunioni, macchinari per test, prove o prototipi; essere amministrato o diretto da persone riconosciuta competenza in materia di impresa e innovazione e avere a disposizione una struttura tecnica e di consulenza manageriale permanente; avere regolari rapporti di collaborazione con università , centri di ricerca, istituzioni pubbliche e partner finanziari che svolgono attività e progetti collegati a start-up innovative; avere adeguata e comprovata esperienza nell’attività di sostegno a start-up innovative.
A sua volta, ricorda il quotidiano Italia Oggi, l’ultimo requisito sopra elencato dovrà essere autocertificato segnalando il numero delle candidature innovative ricevute e valutate nel corso dell’anno; il numero di start-up innovative avviate, ospitate ed uscite nell’anno; il numero complessivo di collaboratori e personale ospitato e le variazioni degli occupati rispetto all’anno precedente; il tasso di crescita media del valore della produzione delle start-up innovative incubate; il capitale di rischio raccolto dalle start-up innovative incubate; il numero di brevetti registrati dalle start-up innovative incubate, tenendo conto del relativo settore merceologico di appartenenza.