La riforma lavoro ha disposto una revisione della disciplina degli stage allo scopo di prevenire e contrastare un uso distorto dei tirocini.
L’intenzione del Governo è quella di promuovere l’apprendistato come strumento di inserimento dei giovani nel mondo del lavoro, quindi dice basta agli stage che sono in realtà veri rapporti di lavoro con i giovani diplomati o laureati protagonisti, finora ripagati con il solo rimborso delle spese.
Con la nuova disciplina i giovani studenti diplomati o neolaureati impegnati nei tirocini formativi e di orientamento hanno diritto ad una congrua indennità, anche forfettaria, rapportata alla prestazione lavorativa svolta. La riforma del lavoro interviene soprattutto sui tirocini formativi e di orientamento e i tirocini curriculari. Riteniamo opportuno, a questo punto, fare chiarimenti sui tirocini formativi e di orientamento e i tirocini curriculari.
Il tirocinio formativo e di orientamento è un contratto che consente l’alternanza tra studio e lavoro ai giovani che hanno già assolto l’obbligo scolastico e che possono fare le opportune scelte professionali facendo esperienza diretta nel mondo del lavoro mediante tirocini pratici e stages.
Sono due le tipologie di tirocini formativi e di orientamento: *curriculari, cioè i tirocini inclusi nei piani di studio delle università e degli istituti scolastici oppure come esperienze previste all’interno di un percorso di istruzione o formazione mirato ad affinare l’apprendimento e la formazione alternando istruzione e lavoro; *non curriculari, cioè quegli stage che aiutano i giovani a fare le loro scelte professionali con l’esperienza diretta nel mondo del lavoro nel periodo di passaggio dalla scuola al lavoro e quindi mediante la formazione in ambiente lavorativo.
I tirocini curriculari sono inclusi nel piano di studi e quindi sono rivolti a studenti universitari, studenti di scuola secondaria e allievi di istituti professionali. Il tirocinio viene promosso dall’università o dall’istituzione scolastica o dal centro di formazione.
I tirocini formativi e di orientamento sono rivolti ai neo diplomati o neo laureati, durano al massimo 6 mesi e sono attivabili entro e non oltre i 12 mesi dal diploma o dalla laurea.
Il tirocinio formativo è stato uno strumento molto utilizzato negli ultimi anni dalle imprese, soprattutto per i giovani che hanno esaurito il percorso di studio e sono in cerca di prima occupazione. Lo stage più utilizzato è stato quello non curriculare destinato ai neo diplomati e neo laureati. Proprio su quest’ultimi si concentra maggiormente l’attenzione delle parti sociali e del Governo, per motivi ben precisi.
Infatti, i datori di lavoro con gli stage coprono dei rapporti di lavoro veri e propri, erogando solo un rimborso spese inveve della retribuzione. Per combattere questi abusi il legislatore è intervenuto con le norme inserite nella riforma del lavoro e soprattutto con l’introduzione della congrua indennità per stagisti dei tirocini formativi e di orientamento, rapportata al lavoro svolto.