Attraverso la certificazione dei crediti vantati nei confronti della pubblica amministrazione, le imprese possono utilizzare in compensazione o in liquidità le posizioni creditorie verso enti pubblici, senza dover attendere il regolamento a scadenza. Uno strumento certamente molto utile per velocizzare gli iter di incasso dei crediti verso pubbliche amministrazioni, che oggi si affianca a una casella di posta elettronica finalizzata a fornire tutte le informazioni utili su questo servizio.
Il Tesoro ha infatti aperto un indirizzo email che è dedicato a quelle aziende che desiderano richiedere informazioni sul procedimento di certificazione dei crediti commerciali che sono vantati nei confronti delle pubbliche amministrazioni. In merito, ricordiamo come tutte le domande di chiarimento potranno essere inviate a [email protected], mettendosi così in contatto con un vero e proprio help desk operativo.
Stando a quanto affermato dai tecnici di via Venti Settembre, oltre al sito internet certificazionecrediti.mef.gov.it, sarà pertanto possibile ottenere tutti i dettaglianti mediante la casella di posta elettronica di cui sopra.
“Il processo di certificazione dei crediti” – afferma il Tesoro – “non ha scadenze e permette alle aziende che ne fanno richiesta di conseguire in tempi determinati per legge un titolo che dia certezza, liquidità ed esigibilità al proprio credito”.
Per quanto riguarda le fasi di sviluppo della certificazione e il suo utilizzo, il Tesoro ricorda come la certificazione potrà essere utilizzata dall’azienda in differenti modi: per compensare debiti iscritti a ruolo alla data del 30 aprile 2012 per tributi erariali, regionali o locali, ma anche per quelli nei confronti di Inps o Inail; per ottenere un’anticipazione bancaria, eventualmente anche assistita
dalla garanzia del Fondo centrale di garanzia; per cedere il proprio credito sia pro-soluto che prosolvendo.
Ancora, il Tesoro ricorda come il processo di certificazione deve essere inteso “come procedura parallela al provvedimento, anch’esso varato a giugno scorso, riguardo la possibilità di estinguere il credito attraverso Titoli di Stato e recentemente prorogato”.