Il Ministero dell’Interno, attraverso il suo Dipartimento dei Vigili del fuoco ed il Dipartimento per le Libertà civili e l’Immigrazione, ha deciso di rendere disponibile un nuovo opuscolo online, ossia “Sicurezza al… lavoro”, in grado di offrire una varietà interessante di informazioni nel campo dell’edilizia, agricoltura, il lavoro domestico e, in materia di sicurezza sul lavoro, anche sul rischio chimico.
Non solo, il Ministero intende anche approfittare di questa disponibilità offerta dai diversi Dipartimenti al fine di suggerire ai lavoratori interessati un punto di confronto per cercare di colmare le lacune in campo dei dispositivi di protezione individuale e segnaletica di sicurezza, Infortunio e malattia professionale con la normativa di riferimento.
Il tema è senz’altro interessante per i lavoratori e per gli addetti al settore infortunistico o in materia di sicurezza sul lavoro. Per sottolineare l’importanza del tema, il Ministero ha anche curato la sua diffusione per la comunità straniera presente in Italia. Infatti, l’opuscolo informativo sarà distribuito in sei lingue, ossia albanese, cinese, francese, inglese, spagnolo e ucraino.
Ricordiamo che i Centri territoriali immigrati e gli Sportelli Unici delle prefetture hanno assicurato la loro presenza contribuendo alla loro diffusione.
L’opuscolo, oltre a illustrare le diverse tematiche, offre anche un vademecum a cui dovrebbe attenersi ogni lavoratore: una serie di consigli per meglio affrontare il proprio lavoro come, ad esempio, il suggerimento di indossare abiti da lavoro privi di cinte e simili che possono agganciarsi ad organi in movimento.
Il materiale messo a disposizione dal Ministero contiene anche un vero prontuario sulle cose da fare in caso di infortunio sul lavoro. In particolare, possiamo ricordare che il lavoratore in caso di infortunio sul lavoro ha l’obbligo di informare il proprio datore di lavoro o, in caso di malattia professionale, entro due settimane dall’evento.
Ricordiamo che è l’Inail a occuparsi di infortuni sul lavoro così come stabilito dal Testo Unico delle disposizioni sull’assicurazione obbligatoria contro gli infortuni e le malattie professionali, ossia T.U. n. 1124/65.