L’Inail ha posto in evidenza la situazione infortunistica del comparto sanitario denunciando che in Europa si registrano oltre un milione di ferite da taglio o punta.
Nel nostro Paese questi casi sono quasi centomila e rappresentano un serio rischio occupazionale perché possono causare gravi infezioni. A questo proposito, al fine di combattere questo fenomeno, entro l’11 maggio del prossimo anno tutti gli Stati dell’Ue dovranno adottare una direttiva che stabilisce una serie di misure per la prevenzione e la gestione di questo tipo di lesioni.
L’Inail è molto diretto; in effetti, per il nostro Istituto di riferimento questi particolari infortuni possono arrivare a causare infezioni da agenti patogeni potenzialmente pericolosi, tra cui l’epatite B, l’epatite C e l’Hiv .
Il problema è serio visto che il Parlamento europeo del 2010 ha descritto le ferite da aghi come
una delle più gravi minacce alla salute e alla sicurezza sul posto di lavoro in Europa
A questo proposito, l’Unione Europea ha emanato una nuova direttiva in materia di prevenzione delle ferite da punta e da taglio nel settore ospedaliero e sanitario allo scopo di offrire
la massima sicurezza possibile dell’ambiente di lavoro tramite la prevenzione delle ferite provocate da tutti i tipi di dispositivi medici taglienti
La nuova direttiva europea si applica a tutti gli addetti del settore ospedaliero – sia che si tratti di personale a tempo pieno, a tempo parziale o subappaltatori – e diventerà legalmente vincolante l’11 maggio del prossimo anno. Non solo, la direttiva ingloba l’accordo quadro Ue sulle ferite da punta e da taglio, negoziato dalla Federazione europea dei servizi pubblici (Epsu) e dall’Associazione datori di lavoro del settore ospedaliero e sanitario (Hospeem).
In particolare, nel tentativo di contrastare questo fenomeno, la direttiva prescrive che dipendenti e datori di lavoro collaborino per identificare e ridurre i rischi e nel caso in cui si riscontri il pericolo di ferite o infezioni. Una volta identificato il pericolo, è necessario eliminarlo specificando le procedure di sicurezza per l’utilizzo e lo smaltimento dei dispositivi medici taglienti.