Buone nuove per la previdenza complementare; in effetti, dal 14 settembre, giorno in cui è stato firmato il suo atto costitutivo tra l’Aran e le Organizzazioni sindacali interessate, è pienamente operativo il fondo Sirio per alcuni comparti del pubblico impiego.
In particolare, secondo le indicazioni contenute, il fondo si rivolge al personale dipendente dei Ministeri, della Presidenza del Consiglio, del parastato, dell’Enac e del Cnel. Non solo, possono anche aderire il personale delle Università e ricerca o delle Agenzia del demanio, Agenzie fiscali, il Coni e le Federazioni sportive, previa stipula di specifico accordo.
L’Inpdap ha stimato un bacino dei potenziali aderenti pari a circa 350.000 dipendenti.
Si conclude così un percorso iniziato dal 1° ottobre 2007, ossia dalla data di sottoscrizione dell’accordo istituito. Il fondo Sirio, in modo analogo a quanto già stabilito per i fondi istituiti per il comparto del pubblico impiego, è a capitalizzazione individuale e a contribuzione definita; regole e requisiti sono analoghi a quelli già stabiliti per gli altri fondi.
L’Inpdap avrà il compito di curare l’aspetto economico dei diversi dipendenti, cosa tra l’altro già prevista dalle disposizioni legislative. In effetti, l’Inpdap dovrà accantonare, rivalutare e trasferire al Fondo le quote di Tfr e la quota aggiuntiva dell’1,5% della base Tfs, per gli optanti (dipendenti dalle amministrazioni statali), destinate alla previdenza complementare e acquisire dal bilancio dello Stato e mettere a disposizione del fondo le risorse loro destinate per il finanziamento delle spese della fase di avvio.
Come ricorda anche l’Inpdap, i dipendenti pubblici potranno così conferire parte della loro retribuzione, così come previsto dalla contrattazione nazionale di riferimento, per potenziare un percorso complementare allo scopo di garantire un maggiore assegno pensionistico.
Sirio, una volta ottenuta dalla Commissione di vigilanza dei fondi pensione, Covip, l’autorizzazione all’esercizio, potrà così iniziare a raccogliere le adesioni.
Esiste, ad ogni modo, la possibilità di stipulare tra l’Inpdap e Sirio delle apposite convenzioni operative per meglio gestire la situazione.