Attraverso il suo messaggio n, 3295 dello scorso 25 febbraio 2013, il nostro istituto previdenziale informa la propria utenza che le domande di pensione del personale del comparto scuola – compreso il personale ATA e gli insegnanti tecnico/pratici (ITP) – che cesserà dal servizio con decorrenza 1° settembre 2013, devono essere presentate da parte degli iscritti entro il prossimo 30 giugno.
In questo caso occorre appoggiarsi alle organizzazioni di patronato per la necessaria assistenza; infatti, il Patronato, attraverso il canale telematico dell’INPS, dovranno trasmettere le domande utilizzando la piattaforma web. Non solo, l’INPS ricorda che gli stessi interessati potranno anche compilare e trasmettere direttamente la domanda di pensione on-line previa autenticazione che sarà possibile effettuare accedendo all’apposita sezione del sito dell’INPDAP.
Il messaggio dell’Istituto intitolato come “Trattamento di quiescenza del personale del comparto scuola. Cessazioni dal 1° settembre 2013 – trasmissione dei dati necessari alla determinazione ed al pagamento delle pensioni attraverso flusso informatico”, fornisce tutte le necessarie informazioni per procedere alla regolare presentazione della domanda.
Si ricorda che il personale della scuola, che cesserà dal servizio dal 1° settembre 2013, gli Uffici scolastici provinciali (ex C.S.A.) provvederanno ad inviare i dati con appositi flussi informatici secondo le scadenze di seguito riportate ed indipendentemente dalla tipologia della scuola, ovvero entro il prossimo 9 maggio, 23 maggio, 6 giugno, 20 giugno e, infine, il prossimo 4 luglio.
Il nostro ente previdenziale ricorda anche che la competenza alla lavorazione della pratica è attribuita alla sede provinciale dove è ubicata l’ultima sede di lavoro del pensionando. Per questa ragione, al fine di consentire l’individuazione dell’ultima scuola di appartenenza, il Ministero ha invitato gli istituti scolastici a trasmettere correttamente i dati richiesti e, in particolare, il CAP e il COP della scuola in modo da rispettare, nella generalità dei casi, il criterio di ripartizione individuato dall’Istituto.
In casi eccezionali, le pratiche saranno indirizzate verso la Sede provinciale competente per la gestione degli USP.