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Senato, ferma la legge sui lavoratori che assistono familiari disabili

Il disegno di legge Norme in favore dei lavoratori che assistono familiari gravemente disabili è stato approvato dalla Camera dei deputati il 19 maggio 2010 in un testo risultante dall’unificazione di diversi disegni di legge.

Attualmente è fermo al Senato dal 28 luglio 2010 presso l’undicesima Commissione permanente (Lavoro, previdenza sociale) in sede referente.

Il disegno di legge prevede l’esonero anticipato dal servizio nel settore pubblico, Inpdap. Nel testo approvato alla Camera si prevede un  trattamento economico temporaneo pari al settanta per cento del trattamento complessivamente goduto, per competenze fisse e accessorie, al momento del collocamento nella nuova posizione, anche per i dipendenti che si dedicano al lavoro di cura e di assistenza di familiari disabili con totale e permanente inabilità lavorativa ai quali è stata riconosciuta una percentuale di invalidità pari al 100 per cento, con necessità di assistenza continua in quanto non in grado di compiere gli atti quotidiani della vita quotidiana.

L’esonero dal servizio per il personale opera sino al 31 dicembre 2012. L’esonero opera, anche in assenza dei requisiti di anzianità massima contributiva, in favore dei dipendenti che abbiano compiuto il sessantesimo anno di età e delle dipendenti che abbiano compiuto il cinquantacinquesimo, a fronte del versamento e dell’accredito di almeno venti annualità di contributi previdenziali.

Non solo, il testo approvato dalla Camera prevede diverse misure in favore dei lavoratori dipendenti o autonomi del settore privato.

In via sperimentale per il triennio 2010-2012, alle lavoratrici e ai lavoratori dipendenti o autonomi del settore privato, iscritti alle gestioni dell’Istituto nazionale della previdenza sociale (INPS), che si dedicano al lavoro di cura e di assistenza di familiari disabili con totale e permanente inabilità lavorativa ai quali è riconosciuta una percentuale di invalidità pari al 100 per cento, con necessità di assistenza continua in quanto non in grado di compiere gli atti quotidiani della vita è riconosciuto, su richiesta, il diritto all’erogazione anticipata del trattamento pensionistico.

Il diritto previdenziale è riconosciuto, a fronte di un periodo di assistenza continuativa del familiare convivente disabile pari almeno a diciotto anni, ai lavoratori che abbiano compiuto il sessantesimo anno di età e alle lavoratrici che abbiano compiuto il cinquantacinquesimo, a seguito del versamento e dell’accredito di almeno venti annualità di contributi previdenziali.

Nel caso di handicap congenito o di handicap che si manifesta dalla nascita, certificato da una struttura pubblica afferente al Servizio sanitario nazionale, l’assistenza continuativa è comunque calcolata dalla data di nascita.

Il diritto previdenziale è riconosciuto a condizione che il familiare disabile non sia stato ricoverato a tempo pieno in modo continuativo in un istituto specializzato, nei diciotto anni di cui al secondo periodo.

10 commenti su “Senato, ferma la legge sui lavoratori che assistono familiari disabili”

  1. Sono in aspettativa per assistere mio fratello disabile, a maggio 2011 dovrei riprendere a lavorare e non saprei come fare dal momento che vive con me e ha davvero bisogno di assistenza. Avrei intenzione di chiedere l’esonero dal servizio con la legge Brunetta, con lo stipendio del 50% a meno che non mi iscrivo ad una onlus ( allora addio assistenza). La legge approvata dalla camera mi permetterebbe di non interrompere l’assistenza necessaria ma se non viene approvata entro breve termine, sarò costretta a utilizzare quella precedente che scade a marzo 2011 (ultima scadenza possibile). Desidererei sapere se il senato si è deciso finalmente a discuterla dal momento che la finanziaria è stata approvata e non ci sarebbero più scuse. Sarei grata se mi terrete informata, grazie.

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  2. Sono genitore di una ragazza disabile e sono sempre più indignato, sdegnato ed arrabbiato. E’ mai possibile che dopo tanti mesi dall’approvazione della legge alla Camera i signori Senatori non abbiano avuto il tempo di prendere in considerazione questa legge? E’ vero che il ministro dell’economia insiste nell’affermare che l’Italia non è competitiva a causa dei troppi invalidi. E’ altresì vero che, in ogni caso, il tempo per parlare delle Escort, del bunga-bunga, delle case all’estero etc. i nostri parlamentari lo trovano.
    E’ scandaloso! I Genitori e le Associazioni che tutelano i Disabili devono far sentire la loro voce affinchè questa legge venga approvata in tempi brevi … prima che si sciolgano le camere … si spera!

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  3. @ Emilio:
    Emilio wrote:

    Sono genitore di una ragazza disabile e sono sempre più indignato, sdegnato ed arrabbiato. E’ mai possibile che dopo tanti mesi dall’approvazione della legge alla Camera i signori Senatori non abbiano avuto il tempo di prendere in considerazione questa legge? E’ vero che il ministro dell’economia insiste nell’affermare che l’Italia non è competitiva a causa dei troppi invalidi. E’ altresì vero che, in ogni caso, il tempo per parlare delle Escort, del bunga-bunga, delle case all’estero etc. i nostri parlamentari lo trovano.
    E’ scandaloso! I Genitori e le Associazioni che tutelano i Disabili devono far sentire la loro voce affinchè questa legge venga approvata in tempi brevi … prima che si sciolgano le camere … si spera!

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  4. Condivido al 100% i commenti di Emilio….
    “E’ mai possibile che dopo tanti mesi dall’approvazione della legge alla Camera i signori Senatori non abbiano avuto il tempo di prendere in considerazione questa legge? è davvero scandaloso!!”
    se l’Italia non è competitiva a causa dei troppi invalidi. forse il ministero dell’economia dovrebbe fare anche in modo di verificare e per chi non è veramente invalido vengano presi i dovuti provvedimenti ma ciò non deve essere motivo per non convalidare una legge già approvata alla camera che ha dei fondamenti giusti………
    grazie

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  5. ho mia moglie che combatte con un cancro da 6 anni.
    un’operazione all’anno.Io tra qualche mese faccio i 40 anni di contributi e mi hanno bloccato la pensione per le maledette FINESTRE MOBILI.

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  6. nn ho capito…se nn assisto mio marito da 18 anni nn posso andare in pensione anticipataanche se ho 56 anni e più di 34 anni di contributi?

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  7. I nostri politici (io no li ho votati) se ne fottono (leggete l’ultimo libro di GIORDANO dall’eleoquente titolo “SANGUISUGHE”) io assito mio fratello 64 anni cerbroleso dalla nascita e mio papà 93 anni con la demenza senile, glaucoma (quasi cieco), sordo e non mi hanno concesso i tre giorni di 104 mensili per mio papà (già usufruisco dei 3 giorni per mio fratello) perche quei gran signori dell’inps (se ne fottono anche loro) non mi hanno spedito il certificato definitivo (attualmente sono in possesso del provvisorio) non ho altri fratelli e sono un Maresciallo dell’Esercito Italiano ho 51 anni e 30 di servizio. Qualcuno sa dirmi se posso andare in pensione sono stanco ed Incazzato devo prendermi la mia licenza per assistere i miei cari, e meno male che i miei hanno i soldi della pensione e grazie a Dio posso permettrmi anche un badante.
    Grazie a tutti

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  8. Buongiorno, volevo sapere se le condizioni (reddito in primis) per avere diritto alla pensione per ciechi parziali sono cambiate.
    Grazie

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  9. Salve vorrei sapere se posso andare in pensione anticipata, avendo un figlio acquisito a carico da circa 5 anni, con invalidità del 100% con accompagnamento, io lavoro presso l’Arma dei CC. da 28 anni di servizio effettivo + 3 anni e 6 mesi riscattati e pagati all’inpdap. grazie in anticipo, e attendo notizie sicure e veritiere in merito alla pensione anticipata per figli disabili a carico. grazie ancora e buona sera da sergio dalla provincia di cosenza.-

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  10. Sono una dipendente pubblica che usufruisce della legge 104 da 12 anni per l’assistenza alla propria figlia con invalidita’ dell’80% e ho 27 anni di contributi…..posso sperare a breve in un prepensionamento?grazie……Agata

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