Dall’Inps arriva un messaggio che chiarisce la posizione dell’Istituto e il prolungamento dell’intervento di tutela del reddito per i lavoratori non salvaguardati, Messaggio INPS n. 17734 del 31 ottobre 2012 intitolato come “Decreto n. 68225 del 2 ottobre 2012 del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali di concerto con il Ministero dell’Economia e delle Finanze per il prolungamento dell’intervento di tutela del reddito di cui all’articolo 22, comma 5 bis, del decreto legge 31 maggio 2010, n. 78 convertito con modificazioni dalla legge 30 luglio 2010 n. 122 e integrato dall’articolo1 comma 37 della legge 13 dicembre 2010 n. 220. Istruzioni contabili e fiscali. Variazioni al piano dei conti.”
Si tiene presente che il documento fornisce indicazioni operative alle sedi territoriali in merito al decreto interministeriale 68225 del 2 ottobre 2012 relativo al prolungamento dell’intervento di sostegno al reddito per i lavoratori non rientranti tra i derogati dalle cosiddette “finestre a scorrimento”.
Si ricorda che il decreto n. 68225 del 2 ottobre 2012 prevede la concessione del prolungamento dell’intervento di tutela del reddito, con esclusione della contribuzione figurativa, in favore di un numero massimo di 3.494 lavoratori che nell’anno 2011 non rientrano nel contingente delle 10000 unità di cui all’articolo 12, comma 5, del suddetto decreto legge n. 78 del 2010 e abbiano presentato domanda di pensione.
Il messaggio chiarisce che il prolungamento è concesso per un numero di mensilità non superiore al periodo di tempo intercorrente tra la data computata con riferimento alle disposizioni in materia di decorrenza dei trattamenti pensionistici vigenti prima dell’entrata in vigore del decreto legge n. 78 del 2010, e la data della decorrenza del trattamento pensionistico computata sulla base di quanto stabilito dall’articolo 12.
I destinatari del decreto sono i lavoratori indicati alle lettere a), b) e c) dell’articolo 12, comma 5, della legge n. 122 del 2010 che si sono collocati oltre la decimillesima posizione. Il messaggio riporta anche nel dettaglio i diversi criteri utilizzati per la loro individuazione.
A questo proposito il patronato della CGIL ha fornito una propria valutazione del messaggio Inps: non mancheremo di riportarvi i dettagli della nota INCA.