Al fine di attrarre nuovi investimenti sul lavoro in Lombardia, l’azienda Promos della Camera di Commercio di Milano ha lanciato la piattaforma Invest in Lombardy, una serie di servizi che sono finalizzate ad attirare impieghi dall’estero, sviluppando nuovi business nella regione. Vediamo nel dettaglio quali sono le caratteristiche della innovativa piattaforma, e in che modo potrebbe migliorare lo stato occupazionale nella regione.
Promos, l’azienda della Camera di Commercio, diverrà una sorta di hub centrale per l’investitore straniero che desideri investire nel lavoro in Lombardia. Una specie di porta privilegiata di ingresso che potrà attivare sul territorio lombardo diverse iniziative di business, rivolte a nuove start up o investimenti M&A, e tanto altro ancora.
Il progetto sarà incubato, con assistenza continua di natura fiscale, legale, promozionale, attraverso una struttura a rete che vedrà protagoniste le singole camere di commercio della regione.
In questo modo, la Lombardia spera di divenire sempre più leader nei livelli di attrattività degli investimenti esteri, visto e considerato che già il 77% dei nuovi investimenti registrati tra il 2005 e il 2011 aveva una sede in Lombardia. Da questa regione passa più del 70% dei capitali stranieri diretti in Italia. Delle 8.500 imprese italiane che vantano partecipazioni straniere in società estere, più di 4.200 hanno sede in Lombardia. Ancora, tra le prime 100 multinazionali presenti in Italia, 92 hanno scelto la Lombardia come sede italiana o europea.
Numeri che lasciano poco spazio all’immaginazione, e che sembrano riproporre la Lombardia quale leader incontrastato del settore. A confermarlo anche il capo dipartimento per l’impresa e l’internazionalizzazione del ministero dello sviluppo economico, Giuseppe Tripoli, secondo cui la Lombardia è “hub strategico a livello europeo per gli investimenti, l’espansione e la proiezione commerciale anche in altri stati, in particolare del Mediterraneo allargato ai paesi del Golfo. Ancora, Tripoli ha ricordato come vi sia necessità di predisporre nuovi strumenti, e che in merito, “sono allo
studio del governo fast track per supportare gli investitori stranieri, attraverso attività di tutoraggio, su tre fronti: competizione fiscale, rischi di business e giustizia”.