Provincia di Sassari: “Io Donna, Io Lavoro” contro le differenze di genere

Si chiama “Io Donna, Io Lavoro”, ed è un Progetto che in Provincia di Sassari è stato avviato per il contrasto alle differenze di genere; l’obiettivo è quello di assegnare 45 voucher aventi ciascuno un valore di cinquemila euro che possono servire o come contributo di sostegno al reddito, oppure come contributo all’avvio di un’impresa. Le beneficiarie sono le donne in condizioni di svantaggio a livello lavorativo, ovverosia inoccupate o disoccupate della Provincia che non percepiscono l’indennità di disoccupazione e che, contestualmente, siano propense ad avviare un percorso finalizzato al loro inserimento o reinserimento lavorativo in accordo con un “Patto di Servizio” che i soggetti beneficiari dovranno obbligatoriamente sottoscrivere. Dei 45 voucher, 25 sono già stati assegnati e permetteranno di contribuire alla lotta all’inoccupazione ed alla disoccupazione femminile; Salvatore Marino, Assessore alle Politiche del lavoro della Provincia di Sassari, ha fatto presente come i voucher assegnati siano solo “una goccia in un mare di disagio“, ma in ogni caso è un buon punto di partenza.

In particolare, al Bando per l’assegnazione dei primi 25 voucher, la cui graduatoria è visionabile cliccando qui, erano ammesse, in quanto aventi i requisiti di accesso, donne inoccupate di età compresa tra i 19 ed i 29 anni, con suddivisione tra donne laureate e donne diplomate ai fini della graduatoria; per l’accesso ai voucher, inoltre, sono ammesse quelle donne che appartengono a delle categorie che versano in gravi condizioni di disagio, ma anche le donne disoccupate che hanno un’età superiore ai 45 anni.

Con l’assegnazione dei primi 25 voucher, l’obiettivo è quello di fare in modo che il percorso formativo, con il coinvolgimento sul territorio delle aziende, possa sfociare in un rapporto di lavoro regolare finalizzato a colmare le differenze di genere; basti pensare che in Provincia di Sassari le donne con un’istruzione universitaria sono il doppio degli uomini, ma ciò nonostante il loro tasso di disoccupazione è più elevato.