In Sicilia il 56,5% della popolazione tra i 15 ed i 64 anni è non occupata. A rilevarlo è l’Istat, Istituto Nazionale di Statistica, in accordo con un Rapporto 2009 sulle forze di lavoro, dal quale, tra l’altro, è emerso come il tasso di occupazione su scala nazionale lo scorso anno abbia fatto registrare nei dodici mesi una caduta dell’1,2% al 57,5%, portando il divario rispetto all’Unione europea ad oltre sette punti percentuali. Nell’Ue, infatti, il tasso di occupazione lo scorso anno era al 64,5%, ma oltre alla Sicilia nel nostro Paese è al Sud dove il tasso di occupazione è più basso della media nazionale. In Calabria non si va oltre il 43,1%, mentre addirittura in Campania per poco più di quattro persone su dieci, tra i 15 ed i 64 anni, risulta che queste abbiano un’occupazione. Per trovare dati superiori alla media nazionale, e chiaramente c’era da aspettarselo, dobbiamo spostarci al Nord; in Trentino-Alto Adige il tasso di occupazione è pari al 68,5%, in base alla fotografia scattata dall’Istat per il 2009.
Stessa percentuale di occupati c’è anche in Emilia-Romagna, mentre in Valle D’Aosta il tasso di occupazione è al 67%. Emilia-Romagna e Trentino-Alto Adige svettano in Italia anche per quel che riguarda l’occupazione femminile, mentre al Sud da questo punto di vista la situazione è grave e preoccupante; basti pensare che l’Istituto Nazionale di Statistica ha rilevato che nelle Regioni del Mezzogiorno, ovverosia Calabria, Puglia e Sicilia, la percentuale di donne occupate tra i 15 ed i 64 anni è la metà rispetto a Regioni come l’Emilia-Romagna.
Anche nel confronto con gli uomini il Sud ne esce sconfitto; se in Emilia-Romagna e Trentino-Alto Adige, infatti, sono occupati oltre 7 uomini su 10 di età compresa tra i 15 ed i 64 anni, in Regioni Come la Calabria e la Campania il rapporto scende a soli 5 su 10. Stessa musica anche a livello provinciale; sono quelle di Reggio Emilia, Bologna e Bolzano le Province dove rispetto al resto d’Italia il tasso di occupazione risulta essere più elevato, mentre a Napoli, Caserta e Crotone, sempre su scala provinciale, il tasso di occupazione crolla a sole 4 persone su 10 che, senza considerare l’occupazione non regolare, risultano essere ufficialmente occupate. A Crotone, tra l’altro, c’è il record negativo di occupazione femminile con appena due donne occupate su dieci.