Si può pensare ad un lavoro all’estero sotto molti punti di vista. Uno di questi, sicuramente uno dei più felici, è quello di avviare una propria attività e diventare imprenditori di se stessi. Da questo punto di vista, infatti, l’estero, molto più dell’Italia, si presenta un terreno particolarmente favorevole, perché nella maggior parte dei casi possiede una burocrazia ben più snella rispetto a quella del Belpaese e presenta costi minori.
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Tale situazione è particolarmente vera, ad esempio, per paesi come l’Inghilterra, cioè il Regno Unito, un posto in cui è decisamente più facile aprire una propria azienda. In questo post vogliamo appunto fornire le indicazioni principali e più utili per tutti coloro che hanno il desiderio di aprire un’attività a Londra e di introdursi nel mondo del business.
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Lavorare a Londra – Come aprire un’attività
Come dicevano, l’apertura di una attività imprenditoriale a Londra è processo indolore e molto economico. L’avvio dell’impresa, infatti, viene a costare – sulla base delle testimonianze che è possibile raccogliere in rete – circa 40 pounds e poche carte burocratiche. Anche se l’estero e Londra non sono esattamente l’Eldorado, e non bisogna mai vivere in questa convinzione, il lato positivo è che si può fare tutto da soli senza bisogno di intermediari.
Solo in un secondo momento, quando l’attività diventerà più grande ed importante, si potrà avere bisogno di un commercialista. Per i primi tempi, tuttavia, i rapporti con il fisco e l’amministrazione a Londra sono semplici e diretti, basta conoscere bene la lingua del posto e avere tempo da dedicare a questa cosa.
Prima di aprire un’attività all’estero e a Londra in particolare è necessario però sempre compiere un sopralluogo preventivo. Questo sopralluogo, che potrebbe configurarsi come un periodo di qualche mese passato all’estero lavorando, vi aiuterà a capire se l’idea che avete avuto è veramente quello che fa per voi.
Una volta all’estero, infatti, è necessario considerare che, a meno che non si abbia già radici passate, ci si troverà al di fuori della normale rete di relazioni a cui si è abituati e almeno nei primi tempi si dovrà contare solo sulle proprie forze. Due consigli importanti sono quelli di riuscire ad integrarsi nella rete sociale estera il prima possibile, creando delle relazioni e poter contare su un reddito minimo garantito.
Questi due fattori nel corso dei primi tempi vi aiuteranno a portare avanti il vostro progetto facendovi sentire meno soli e sempre positivi. Nel corso dei primi tempi è infatti opportuno valutare bene quali sono i quartieri più propizi ad avviare la vostra attività, quali sono le attività che hanno maggior futuro all’estero e quali sono le cose che possono funzionare e quelle che invece è meglio lasciare perdere.
Per effettuare tutta questa serie di valutazioni, poi, a Londra come un po’ in tutto il Regno Unito non è necessario rivolgersi ad una agenzia di intermediazione. Queste ultime hanno infatti lo svantaggio di richiedere ingenti commissioni per la consulenza – circa 2000 pounds – e di non risolvere i reali problemi che incontrerete.
In un prossimo post vedremo quindi come muovere concretamente da soli i primi passi.