L’Africa è un continente che più di altri può attirare verso di sé persone veramente convinte della propria scelta di vivere e lavorare all’estero. Il mal d’Africa, ancora oggi, non solo tra i viaggiatori, ma anche tra gli occupati, è qualcosa che non si riesce a spiegare bene con le parole. Tra gli stati africani in cui si può decidere di vivere vi è ad esempio il Camerun, in cui è possibile trovare facilmente lavoro se si applicano le giuste strategie di selezione e ricerca, al pari di molti altri paesi del mondo.
La ricerca di un lavoro in un paese che non si conosce affatto o che si conosce ancora poco può risultare infatti estenuante per chi si è trasferito in una nuova realtà.
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Per questo motivo vogliamo raccogliere in questa breve guida tutti i consigli più utili per coloro che pensano di trasferirsi in Camerun e cercare un lavoro, suggerendo le strategie più opportune e le mosse da compiere per raggiungere in poco tempo il proprio obiettivo. Iniziando ad esempio dal conoscere meglio il sistema fiscale.
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Lavorare in Africa in Camerun – Il sistema fiscale
Iniziamo quindi dalle informazioni di base sul sistema fiscale del Camerun. In questo paese il sistema fiscale adottato è molto simile a quello in vigore nella maggior parte dei paesi occidentali e industrializzati, cioè basato essenzialmente sul reddito. Esistono due principali sistemi di tassazione, uno incentrato sul reddito delle persone fisiche e uno incentrato sul reddito delle società.
L’aliquota applicata ha un tasso generalizzato che si situa attorno circa al 17 per cento, ma esiste anche una aliquota ridotta pari a circa l’8 per cento. Due sono le imposte che devono essere considerate per i redditi individuali:
- la tassa proporzionale
- la overtax progressiva.
Il primo tipo di imposta, anche chiamata taxe sur les proportionnelle traitements et salaires viene calcolata sul totale lordo degli stipendi pagati e permette di beneficiare di sgravi fiscali fino ad un massimo del 20 per cento per le spese professionali. L’imposta proporzionale è calcolata con un tasso del 6,60 per cento.
La overtax progressiva viene calcolata invece sul reddito netto imponibile e tiene conto della composizione del nucleo familiare del contribuente. La tassazione, come dice il nome, si svolge su una scala progressiva che va dallo 0 al 60 per cento. I datori di lavoro ogni anno producono la documentazione relativa ai propri dipendenti e agli stipendi pagati, in modo tale che possano essere applicate le dovute detrazioni.
Anche i lavoratori, indipendentemente dalle tasse pagate, devono dichiarare ogni anno il loro reddito, entro il 31 agosto di ogni anno. Le imposte sui redditi devono essere versate sia dalle società per azioni che da quelle formate da imprenditori singoli.
Bisogna sapere, infine, che le attività industriali sono soggette a una tassazione aggiuntiva e questo vale anche per gli stranieri, che come gli altri devono adempiere ai loro obblighi fiscali entro il 30 giugno di ogni anno – l’anno fiscale di riferimento è quello precedente. Alcune convenzioni internazionali evitano la doppia tassazione.