Ci è capitato altre volte di parlare delle Isole Canarie come meta in cui è possibile emigrare in cerca di lavoro. Dall’Italia o da un qualsiasi altro paese europeo. Si tratta infatti di una meta non troppo distante dall’Italia in cui si vive in una specie di paradiso tropicale, dal punto di vista ambientale e climatico, anche se con modalità e regole che assomigliano molto a quelle del Vecchio Continente. Non potrebbe essere quindi una cattiva idea, per coloro che vogliono trasferirsi all’estero, decidere di spostarsi in questo paese per dare corso ad una propria idea imprenditoriale.
Nelle Isole Canarie, cioè, è possibile avviare anche una attività in proprio oltre che cercare un lavoro da lavoratore dipendente. Ma come si fa a diventare imprenditore in un paese che non è il proprio e che non si conosce ancora molto bene?
> Lavorare all’estero – Come vivere alle Canarie
Questa piccola guida vuole rispondere a tutti coloro che si stanno appunto facendo questa domanda perché aspirano ad una vita migliore di quella passata. Ecco le risposte più utili tratte dalle esperienze di coloro che hanno già compiuto questo passo.
Come aprire una attività alle Canarie
Uno dei primi consigli più utili a coloro che pensano di aprire una attività alle Canarie è quello di compiere cinque o sei viaggi di sopralluogo in zona prima di compiere il grande passo. Serviranno infatti per raccogliere informazioni di prima mano e per contattare di persona gli uffici governativi locali. In questo modo vi farete un’idea più precisa anche della burocrazia esistente e dei possibili rischi a cui potrete andare incontro.
Compiuto questo primo passo, se non avete già in mente un tipo di attività in cui investire, dovrete decidere dove dirigere i vostri sforzi di imprenditori. Una idea tipica potrebbe essere quella di una attività nel settore della ristorazione, come un bar o un ristorante. Cercate però in questo di distinguervi dagli altri, per non essere uno tra i tanti. Le isole Canarie sono località decisamente turistiche e a volte l’offerta può superare la domanda.
Un lato positivo del trasferimento alle Canarie è rappresentato dal fatto che le tasse dovute sono ridotte rispetto a quelle italiane, ma cercate comunque di essere competitivi con il vostro prodotto o servizio e di rivolgervi ad una nicchia e di intercettare un bisogno ancora non soddisfatto. Per fare questo la strada più semplice è quella di compiere una ricerca di mercato.
Vediamo quindi ora un po’ di adempimenti burocratici. I cittadini europei possono vivere alle Canarie senza speciali permessi. Vi dovrete però recare presso l’Oficina deExtranjeros (Ufficio per gli stranieri) e registrare la vostra presenza entro tre mesi dall’arrivo sul posto nel Registro Central de Extranjeros (Registro generale degli stranieri).
Dovrete poi avere il NIE, il codice fiscale spagnolo, che si richiede alla stazione di polizia più vicina e il tesserino sanitario, chiamato Tarjeta de Seguridad Social, che si ottiene presentando il NIE. Aprite quindi un conto corrente e scegliete la forma giuridica da dare alla vostra impresa, ricordando che le Canarie fanno parte della ZEC, Zona Speciale Canaria, una zona a basso regime tributario.