Lavorare all’estero è oggi il sogno di molte, moltissime persone che sperano di migliorare la propria condizione lavorativa. Il mercato del lavoro all’estero, quindi, si presenta oggi molto più competitivo che in passato e quando si intraprende questa strada è meglio essere ben preparati su quello che si può incontrare fuori dai confini nazionali. Non bisogna infatti cadere nel tranello di considerare qualsiasi paese estero una sorta di eldorado del mondo del lavoro. A livello occupazionale, anche nelle altre nazioni valgono rigide regole di selezione tra i diversi aspiranti.
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Per cercare di superare allora la concorrenza di spagnoli, portoghesi, polacchi, greci ed indiani, solo per citarne alcuni, è opportuno applicare una serie di principi e obiettivi al proprio progetto di ricerca del lavoro all’estero, al fine di essere più competitivi.
Lavorare all’estero – Come trovare lavoro
La prima regola per trovare lavoro per chi si trasferisce all’estero è quella di conoscere molto bene la lingua del paese ospitante o in alternativa l’inglese almeno ad un livello fluente. Contrariamente a quanto si pensa, infatti, la conoscenza delle lingua straniera resta fondamentale un po’ in tutte le professioni e a volte ci si trova a competere con aspiranti giunti da altri paesi che già fanno normalmente uso di più lingue.
Un’ottima conoscenza linguistica è quindi quello che serve per essere competitivi sul lavoro e per avere gli strumenti per mettersi in proprio nel caso in cui lo si desiderasse. Questo gradino necessario, però, si può affrontare anche in maniera graduale e sfruttando il più possibile le risorse gratuite a disposizione nella rete.
Il secondo indispensabile consiglio per trovare lavoro all’estero è quello di porsi degli obiettivi giusti. Questo si traduce nel non accontentarsi del primo lavoro ma di puntare sempre a migliorare le proprie competenze. In molti paesi, inoltre, l’esercizio di una professione piuttosto che un’altra necessita l’acquisizioni di particolari permessi. Anche per l’estero, cioè ci si deve porre degli obiettivi a lungo termine.
All’estero, molto più che in Italia, il lavoro passa anche attraverso i social network professionali. E’ indispensabile quindi avere un profilo LinkedIn che presenti le proprie qualità di lavoratore e le proprie esperienze. La propria presenza online, inoltre, primo posto in cui si andranno a verificare le informazioni del CV, può essere arricchita anche da un blog personale all’interno del quale registrare le proprie attività o i propri interessi.
Grazie ad un blog, inoltre, si avrà a disposizione un proprio dominio e un proprio indirizzo email collegato a quel dominio, che sarà portatore di un aspetto molto più professionale. E’ necessario ricordare, infatti, che molte volte è decisamente più produttivo il passaparola dall’invio di centinaia di CV. Il consiglio da seguire è quindi quello di cercare non tanto annunci, ma aziende e persone che possano apprezzare le proprie capacità.
Ne consegue che sarà necessario in primo luogo crearsi un’ampia rete di conoscenze, un network che possano offrire aiuto e consiglio in un momento di necessità e referenze preziose. Infine, per avere successo nella ricerca del lavoro all’estero è necessario essere una persona attiva a livello sociale, positiva e impegnata.