L’Europa è per gli italiani in cerca di migliore fortuna dal punto di vista lavorativo una vera e propria porta aperta nei confronti di migliori opportunità di lavoro e di vita, rese ancora più facilmente accessibili dal fatto che oggi la maggior parte dei paesi territorialmente compresi all’interno del Vecchio Continente fanno anche parte dell’Unione Europea, che facilita le condizioni di circolazione di uomini e merci e le relazioni di scambio.
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Ma al di là di quello che è possibile pensare, le condizioni di vita e di lavoro nei diversi stati che compongono l’Europa o che fanno parte dell’Unione Europea non sono esattamente le stesse sotto tanti punti di vista, ragione in più per prestare attenzione prima di prendere una decisione in merito ad un trasferimento. In questo post troverete quindi una serie di utili informazioni di confronto sui vari stipendi medi che si percepiscono nelle nazioni europee e sul costo della vita negli stessi stati.
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Lavorare all’estero in Europa – Stipendi medi e costo della vita
In seguito alla crisi economica sopraggiunta nel 2008, il profilo dell’Europa dal punto di vista delle condizioni socio – economiche che è possibile incontrare nelle diverse nazioni appare piuttosto differenziato e irregolare e questo stato di cose si riversa anche sulla qualità della vita cui si può aspirare all’interno dei singoli stati.
Gli elementi principali di differenziazione tra un nazione e l’altra sono i seguenti:
- gli stipendi medi
- le imposte
- i costi del lavoro
- i servizi offerti ai cittadini
- la sanità
- il costo della vita in relazione ai redditi percepiti.
A ben guardare gli ultimi dati statistici, tra i diversi paesi europei risulta instauratosi un crescente divario rispetto a tali elementi e sotto un certo punto di vista l’Italia a confronto con altre nazioni europee come la Germania, la Spagna e l’Inghilterra non brilla affatto per posizione. Passando ai dati, infatti, il costo della vita ha in Europa un impatto medio sul reddito paria al 68 per cento. In Germania questo impatto si riduce al 43, 2 per cento mentre in Italia l’impatto sale quasi al doppio, cioè all’83,8 per cento.
In Europa, dunque, la media del reddito medio pro – capite è pari a 1904 euro al mese e il costo medio della vita è stato quantificato in circa 39,7 euro al mese. Se ci si sposta in Germania la situazione è più che favorevole, con uno stipendio medio che si aggira sui 2580 euro mensili e un costo della vita quotidiana di circa 37 euro.
Dopo la Germania, tra i paesi più vivibili d’Europa c’è la Gran Bretagna, in cui il reddito medio raggiunge i 2570 euro mensili anche se l’onere da pagare ogni giorno è pari a circa 50,6 euro. Al terzo posto si trova poi la Francia, in cui sono erogati salari medi da 2180 euro a fronte di una spesa da 44,7 euro al giorno.
In altri paesi come la Svezia, il reddito tocca i 1910 euro al mese ma le spese arrivano a 43 euro al giorno, mentre in Spagna, in cui c’è pur sempre una qualità della vita migliore dell’Italia, il salario medio è pari a 1850 euro con 35,9 euro di spesa al giorno.