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Lavorare all’estero in Germania e Francia: cosa dobbiamo sapere nel 2024

Sono fondamentali alcune nozioni per capire come lavorare all’estero in Germania e Francia, in base alle novità note a tutti in questo periodo storico. In pratica, vogliamo analizzare più da vicino cosa dobbiamo sapere nel 2024.

lavorare all’estero

Cosa da sapere prima di andare a lavorare all’estero in Germania, Francia ed Inghilterra

Sempre più italiani decidono di trasferirsi all’estero per lavoro, ma è interessante capire come funzionano i contratti di lavoro proprio in questi Paesi diversi dall’Italia. A volte si prende tale decisione per necessità, non riuscendo a trovare lavoro nel nostro Paese, ma ci sono anche situazioni in cui invece si decide di lavorare all’estero per accrescere le proprie ambizioni professionali e perché no avere uno stipendio decisamente più cospicuo.

Indipendentemente da quale sia la motivazione che spinga un cittadino italiano a lavorare all’estero, senza dubbio è importante addentrarsi nei contratti di lavoro che esistono al di fuori del nostro Paese. In Francia si fa leva sui CDI, contratti a tempo indeterminato e i CDD, contratti a tempo determinato e a tempo pieno. Parlando di CDI non è obbligatorio il periodo di prova, mentre l’accordo può essere variamente modulato in termini di remunerazione, luogo e ore di lavoro.

Il CDD non è definitivo e può essere utilizzato per una sostituzione temporanea di un dipendente, per lavori stagionali e in attesa dell’assunzione di un lavoratore con CDI. In media nel territorio transalpino i CDD non superano i 18 mesi. In Francia c’è anche il contratto di lavoro a tempo parziale che riguarda coloro che svolgono il meno dell’80% delle ore di lavoro legali o contrattuali.

Tra i contratti di lavoro all’estero vediamo come funziona in Germania.  Qui la prassi vuole che la maggior parte dei contratti sia da subito a tempo indeterminato con circa 40 ore alla settimana. Il tempo determinato deve essere giustificato in maniera precisa ed è in genere riferito a over 58 e per non più di due anni. Quando si inizia a lavorare in Germania al patto orale dovrà immediatamente seguire quello scritto.

All’interno del contratto saranno evidenziati nero su bianco tutti i dati come l’inizio e la durata del lavoro, le generalità del datore di lavoro e del dipendente, l’orario e il luogo di lavoro, lo stipendio lordo, la composizione della retribuzione e le ferie. Ritroviamo anche il cd. Minijob, ossia un accordo azienda-lavoratore che comporta una retribuzione massima di 450 euro mensili. In terra tedesca troviamo anche il lavoro a chiamata, l’apprendistato e così via.

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