Decidere di trasferirsi all’estero per lavorare in Austria, nel 2014, può essere una scelta vincente per tutti i cittadini italiani che sono alla ricerca di una nuova e più stabile opportunità di lavoro. L’Austria, infatti, come abbiamo avuto modo di sottolineare anche in alcuni post pubblicati in precedenza, è oggi una delle nazioni in Europa che vanta una delle più basse percentuali di disoccupazione.
Ma per trasferirsi a lavorare in Austria è necessario anche conoscere quali sono le norme in vigore per essere in regola all’interno del paese, quali sono i permessi di soggiorno necessari e quali sono i permessi di lavoro che è necessario richiedere. Anche la burocrazia austriaca, infatti, da questo punto di vista è molto rigida nel richiedere una serie di adempimenti che i lavoratori devono completare.
> Come lavorare in Austria – Come trovare lavoro
Lavorare in Austria – Permessi di lavoro e di soggiorno
Dal punto di vista strettamente tecnico, per lavorare in Austria e per vivere nel paese, che appartiene all’Unione Europea, i cittadini italiani non hanno bisogno di alcun permesso di soggiorno – l’EWR-Lichtbildaausweis non è richiesto infatti ai cittadini europei -, ma sono sufficienti i normali documenti di identità richiesti negli altri stati membri.
Quello che è necessario, tuttavia, è un certificato di residenza. Tale certificato di residenza viene indicato come necessario anche sul sito internet dell’Ambasciata Italiana a Vienna, ed è necessario a tutti i cittadini europei che si trasferiscono all’estero per più di un anno. Il certificato in questione si chiama AIRE e potrà essere richiesto nel modo seguente.
E’ necessario presentare un documento di identità in corso di validità – carta di identità o passaporto – e un certificato di residenza austriaco o in alternativa analogo documento rilasciato dal Ministero degli Esteri Austriaco. Questa iscrizione all’AIRE – Anagrafe Italiani Residenti all’Estero,ma solo per coloro che vi risiedono stabilmente per più di 12 mesi consecutivi – è obbligatoria e deve essere portata a termine entro 90 giorni dal proprio arrivo nel paese. Serve infatti ad interagire con gli uffici pubblici nel caso della richiesta o del rilascio di tutti gli altri documenti utili.
L’AIRE sarà inoltre utile a tutti i cittadini per avere i servizi forniti dalle rappresentanze consolari all’estero e per poter esercitare in tal senso i propri diritti.
Una volta compiute tutte le pratiche necessarie per l’iscrizione all’AIRE è possibile richiedere la domiciliazione. Per compiere questo secondo passaggio sarà sufficiente recarsi presso gli uffici comunali della propria città austriaca di residenza e richiedere la registrazione ufficiale all’interno del registro degli abitanti.
Per compiere questa semplice operazione burocratica i cittadini italiani dovranno poter disporre dei seguenti documenti:
- il proprio codice fiscale
- il proprio contratto di lavoro
- il proprio contratto di affitto che certifichi il domicilio
- l’attestazione dell’apertura di un conto corrente austriaco.
Questa prativa che abbiamo appena descritto, la domiciliazione, in austriaco è chiamata Meldezettel. Tale documento potrà essere utilizzato in tutto il paese per richiedere successive certificazioni e documenti.
Chi ha in genere un lavoro può godere anche di una copertura sanitaria, ma anche per questo aspetto andranno prodotti i documenti necessari sulla base della più recente normativa.