Lavorare in Confindustria: stage di sei mesi

Confindustria lancia anche quest’anno la propria periodica iniziativa per favorire l’occupazione giovanile, consentendo a decine di giovani laureati di poter frequentare uno stage presso una delle sedi del sistema di rappresentanza dell’associazione delle aziende, in Italia o in Europa, con una retribuzione mensile di circa mille euro, e numerose attività di tutoring, integrate con le giornate di formazione più tradizionali.

Il progetto interesserà in tutto cinquanta ragazzi e ragazze interessati a comprendere quali possano essere le attività svolte da Confindustria in favore delle proprie imprese associate. Un progetto che verrà accompagnato dal principale percorso di formazione e di lavoro, e che verrà riservato a tutti coloro che presenteranno una apposita richiesta di partecipazione entro la data ultima, stabilita inderogabilmente nel 10 dicembre.

Tra tutte le domande giunte nell’associazione di via dell’Astronomia, verranno selezionate 50 professionalità da inserire, come stagisti, nel semestre di formazione e di lavoro. Saranno considerati titoli preferenziali la laurea in materie tecnico – scientifiche, e quella in materie economico – giuridiche.

Ogni candidato sarà valutato dalla apposita commissione giudicatrice sulla base del curriculum, dell’età anagrafica, dei risultati di una serie di test scritti cui verrà sottoposto, e di un colloquio motivazionale, che potrà permettere alla commissione di poter valutare e comprendere le caratteristiche attitudinali e motivazionali del candidato.

A nostro giudizio, si tratta di una interessante opportunità per chi desidera avvicinarsi al mondo del lavoro con le imprese. Una opportunità che è bene non lasciarsi sfuggire, compilando la domanda online (a questo indirizzo), dopo aver consultato il bando contenente il regolamento partecipativo all’iniziativa (disponibile qui). All’interno del processo di formazione e di lavoro, otto giornate di formazione intensiva in aula, formazione a distanza, e attività di tutoraggio e di consulenza, oltre al già ricordato rimborso mensile di 1.000 euro, che potrà essere utilizzato per supportare attivamente, e finanziariamente, il percorso sopra citato