In un post pubblicato in precedenza abbiamo offerto una panoramica generale del mercato e del mondo del lavoro che è possibile trovare in Giappone, terra che rispetto alla nostra nazione si trova a molti chilometri di distanza, ma che in tempi di ripresa economica offre buone possibilità di occupazione anche agli italiani.
In questo post vedremo quindi più da vicino quali sono le strategie che è possibile mettere in atto per trovare lavoro in Giappone e quali sono gli aspetti a cui è necessario prestare attenzione. La cultura giapponese, infatti, è per certi versi molto distante da quella italiana e la lingua, parimenti diversa dalla nostra, anche dal punto di vista della grafia, di certo non favorisce questo processo.
Una cosa che si consiglia sempre in questi casi, tuttavia, prima di decidere per un trasferimento definitivo nel paese, è quella di trascorrere almeno un paio di mesi sul posto se se ne ha la necessità, in modo da compiere le opportune valutazioni sul paese nel quale si ha intenzione di trasferirsi.
Documenti e permessi di lavoro
Per poter soggiornare in Giappone, quindi, si ha in primo luogo bisogno di un visto, soprattutto se il proprio periodo di permanenza nel paese è superiore ai 90 giorni. Per durate inferiori non se ne avrà invece bisogno, in virtù dell’esistenza di accordi specifici tra l’Italia e la nazione del Sol Levante.
Chi ha intenzione di soggiornare in Giappone oltre tre mesi dovrà quindi rivolgersi ala Sezione Consolare dell”ambasciata, presentare tutta la documentazione necessaria e farsi rilasciare il visto – il sito internet da consultare sarà quindi il seguente www.it.emb-japan.go.jp/index.htm. Nel caso in cui, però, abbiate la fortuna di trovare un lavoro regolarmente retribuito, sarà il vostro stesso datore di lavoro a chiedere per voi il Certificato di Eleggibilità, il certificato che vi permetterà di ottenere subito il visto presso l’Ambasciata. Il visto ottenuto potrà essere quindi diverso a seconda della qualifica lavorativa che si possiede.
Come trovare lavoro in Giappone
Ma quali sono poi gli altri aspetti della propria candidatura che è necessario curare per ottenere un posto di lavoro in terra nipponica? Per la ricerca efficace di un lavoro in Giappone è utile in primo luogo rispettare l’importanza che viene di norma attribuita ai biglietti da visita, che in giapponese sono chiamati meishi.
Scambiarsi i biglietti da visita in Giappone costituisce un vero e proprio rituale, ed è quindi opportuno portarne alcuni sempre dietro. Ricordatevi però di porgerli nel modo corretto, che consiste nel consegnarli prendendoli dai due angoli con entrambe le mani e facendo un profondo inchino.
In Giappone viene attribuita una grande importanza anche al curriculum vitae che viene consegnato, che deve sempre riportare un foto allegata, la quale deve rispondere a caratteristiche ben precise. Deve infatti avere un aspetto formale e professionale e misurare esattamente tra i 35 e i 40 mm in altezza e tra i 24 e i 30 mm in larghezza.
Le esperienze scolastiche e lavorative devono poi essere rigorosamente ordinate secondo una successione cronologica. Per il curriculum, infine, la redazione in lingua giapponese e in inglese è sempre consigliabile.