Uno dei paesi in cui tantissime persone ogni anno provano ad intraprendere una nuova vita è l’Australia, un paese relativamente giovane e sicuramente dinamico, che offre tantissime opportunità di impiego a chi cerca un lavoro part – time o full – time. L’Australia è infatti il sogno di moltissimi giovani italiani ed europei che dopo gli studi o durante gli stessi tentano di dare corso alla possibilità di vivere e lavorare all’estero. Uno dei vantaggi offerti da questo paese è sicuramente il fatto di offrire attraverso i proprio visti anche la possibilità di compiere un periodo di vacanza – lavoro nella nazione prima di prendere una decisione definitiva sul trasferimento.
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Uno dei vantaggi indiscussi del mercato del lavoro australiano è poi quello di offrire stipendi medi abbastanza alti in rapporto al costo della vita. Le retribuzioni come in ogni parte del mondo variano in misura del proprio grado di esperienza e del settore in cui si lavora, ma in generale il rapporto tra reddito e costo della vita è decisamente positivo. Ciò che gioca a favore del lavoratore in Australia è anche il sistema fiscale, di cui in questo post cercheremo di descrivere gli aspetti principali, per vedere in quale misura le tasse possono incidere sullo stipendio percepito in questo paese.
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Lavorare in Australia – Il sistema fiscale
All’interno del sistema fiscale australiano vi sono diversi tipi di tasse, le principali della quali sono quella sul reddito o Personal Income Tax e l’imposta sul valore aggiunto o Good & Service Tax – GST. Se quindi la tassa su reddito è assimilabile alla nostra Irpef, la tassa sui beni è assimilabile alla nostra IVA, ma ha una aliquota nettamente diversa pari al 10 per cento.
Si paga inoltre anche una imposta per il servizio medico. Un aspetto che bisogna considerare è allora il fatto che le tasse sono, ovviamente, le stesse in tutte le zone della nazione, mentre le retribuzioni medie possono variare da stato a stato, da regione a regione, da località a località.
Il costo della vita, tuttavia, appare un po’ ovunque abbastanza accettabile. La pressione fiscale australiana, infatti, non è molto elevata, soprattutto a confronto con le medie italiane. Il sistema fiscale nel complesso appare piuttosto rigido e attento e non è possibile sottrarsi ai propri doveri di contribuente.
Ogni australiano e ogni persona che risiede e lavora nel paese, in Australia possiede un numero identificativo personale, chiamato Tax File Number, che viene utilizzato a livello centrale per il calcolo delle tasse. Tutti gli anni è necessario poi compilare una dichiarazione dei redditi, la Annual Tax Return, grazie alla quale vengono inviate al contribuente quelle detrazioni di cui si ha diritto in tempi molto rapidi.
Il sistema delle aliquote delle tasse australiane varia a seconda del fatto che si sia residenti o non residenti nel paese. Ecco quindi un esempio delle aliquote applicate negli anni passati per entrambe le categorie.
Imposte sul reddito per i residenti:
- 0 per cento fino a 6 mila dollari
- 15 per cento da 6 a 37 mila dollari
- 4650 dollari + il 30 per cento fino a 80 mila dollari
- 17550 + il 37 per cento fino a 180 mila dollari
- 54550 + il 45 per cento oltre i 180 mila dollari.
Imposte sul reddito per i non residenti:
- 29 per cento fino a 37 mila dollari
- 10730 dollari + il 30 per cento fino a 80 mila dollari
- 23630 + il 37 per cento fino a 180 mila dollari
- 60630 + il 45 per cento oltre i 180 mila dollari.