Quello di lavorare in Brasile è il sogno di molti italiani. Negli anni, infatti, numerosi connazionali hanno deciso di trasferirsi e realizzato il proprio progetto di vita in uno dei paesi sicuramente più belli al mondo. Il Brasile è poi oggi uno dei paesi in maggiore sviluppo sotto il profilo internazionale, e la sua partecipazione – organizzazione di eventi globali di grande prestigio, come i Campionati del Mondo di Calcio 2014 o le Olimpiadi sono un tangibile segno di questo fenomeno.
> Lavorare in Brasile – Mercato e opportunità di lavoro
Ad ogni modo prima di trasferirsi in Brasile è sempre meglio essere molto informati su quello che si desidera fare e sulla realtà che si può trovare una volta arrivati sul posto e magari compiere anche un viaggio di sopralluogo prima di prendere una scelta definitiva.
> Lavorare in Brasile – Visti e permessi di lavoro
Dopo aver trattato altre volte il tema del Brasile come luogo per lavorare all’estero su questo blog, in questo articolo vogliamo fornire alcune utili informazioni a coloro che pensano al Brasile come luogo in cui avviare una propria attività imprenditoriale.
Lavorare in Brasile – Come aprire un’attività
Tutti i cittadini italiani che desiderano trasferirsi in questo paese devono essere in possesso di un visto per lavorare. I visti che è possibile richiedere si dividono in visti temporanei e visti permanenti, e uno di quelli principali, consiste proprio nel certificato necessario a chi vuole fare affari.
Questo è sicuramente un momento positivo per chi vuole fare business e investire in Brasile. Una prima serie di informazioni utili in merito possono intanto essere trovate sul sito del Consolato Generale del Brasile. Il governo brasiliano incentiva l’arrivo di investitori stranieri e coloro che hanno una disponibilità di 150 mila Reis brasiliani hanno diritto ad ottenere un visto permanente. Al cambio corrispondono a circa 50 mila euro.
Vi sarà inoltre richiesto, per cominciare, il passaporto, una foto e la compilazione di alcuni moduli online. La prima cosa da fare, però, per aprire un’attività in Brasile, è quella di scegliere la forma giuridica da dare alla stessa. Nella lista redatta dalla Banca Mondiale sulla facilità di avviare un’impresa il Brasile si colloca al 130 posto, una posizione che doppia quella dell’Italia.
Se conoscete quindi la situazione nel nostro paese siate preparati ad una situazione in Brasile che può a volte comprendere una serie di difficoltà. Burocrazia e criminalità organizzata, ad esempio, in questo paese dell’America Latina possono a volte costituire un problema.
Ecco quindi quali sono gli step successivi da compiere per avviare un’attività imprenditoriale in Brasile:
- Verificare il nome dell’ azienda
- Registrarsi camera commercio
- Registrasi per pagare le tasse federali e statali
- Ricevere l’ispezione fiscale
- Registrarsi nell’ elenco municipale
- Pagare la TFE
- Ottenere la certificazione digitale
- Ottenere le licenze per operare
- Registrare i dipendenti
- Aprire un conto speciale in banca per la disoccupazione
- Registrarsi presso il ministero del lavoro
- Registrarsi presso il patronato.
Sul sito del Ministero del Lavoro e sul sito del Ministero delle relazioni estere del Brasile è possibile inoltre trovare altre utili informazioni per l’avvio di una attività nel paese dei vostri sogni.