Il Giappone. Un paese sicuramente lontano per noi italiani, ma non così tanto se si pensa al numero di opportunità lavorative, soprattutto in determinati ambiti che questa nazione può offrire. Il Giappone al pari di moltissime altre nazioni può essere preso in considerazione per un trasferimento di tipo lavorativo, soprattutto se si fa leva su una reciproca simpatia che i giapponesi nutrono per la cultura e le tradizioni italiane e che alcuni italiani nutrono per la cultura e gli usi giapponesi.
> Lavorare in Giappone – Come candidarsi nella ricerca di un lavoro
In un post pubblicato in precedenza avevamo cominciato a descrivere quali sono i principali aspetti su cui fare leva quando si vuole trovare un lavoro in questo paese. In questo post vedremo invece quali sono gli adempimenti da compiere dal punto di vista non solo occupazionale ma istituzionale, quando si decide di stabilirsi in questo paese.
> Lavorare in Giappone – Come trovare lavoro
Lavorare in Giappone – Documenti e permessi di lavoro
Tutti coloro che desiderano stabilirsi in Giappone per un certo periodo e magari nel frattempo trovare anche un piccolo lavoro per mantenersi, è opportuno che abbiano a loro disposizione almeno due cose da far comparire all’interno del curriculum vitae:
- un numero di telefono giapponese, il cosiddetto denwa, che vi renderà sicuramente più appetibili agli occhi dei datori di lavoro del posto
- un indirizzo, cioè un domicilio in Giappone, che vi farà apparire più affidabili perché inseriti stabilmente nella società nipponica.
A parte queste due piccole accortezze, non appena si arriva sul posto è necessario far registrare il proprio nome all’interno del Registro degli Stranieri. Tale pratica si chiama gaikokujin e serve a tutti coloro che hanno intenzione di soggiornare per più di 90 giorni nel paese e deve essere compiuta entro 90 giorni dal proprio arrivo. Per compiere questa registrazione, utile per aprire un conto corrente bancario, ottenere la patente di guida o acquistare un telefono cellulare, sarà necessario compilare un modulo, presentare il proprio passaporto e portare due foto formato tessera.
Visto che in tali circostanze vi troverete a firmare molti documenti, dovete sapere che i giapponesi usano apporre al posto della firma un ideogramma chiamato inca, che si realizza attraverso una specie di timbro che potete acquistare.
Altra pratica prudenziale da seguire è quella di registrarsi presso la propria ambasciata all’arrivo, in quanto il Giappone è un paese che può essere soggetto a calamità naturali.
Per arricchire il vostro curriculum, ma anche avere una possibilità in più a disposizione sul lavoro, vi potete poi munire di una licenza di guida internazionale – IDP – se siete in possesso di una licenza di guida rilasciata dal vostro paese di origine. un ulteriore piccolo passo da compiere per cercare un lavoro in Giappone sarà poi quello di aprire un conto corrente bancario, necessario per l’accredito del vostro stipendio. Bisogna sapere, però, che non in tutte le filiali del paese potreste trovare qualcuno che parli inglese.
Una volta effettuati quindi tutti questi adempimenti richiesti e necessari al trasferimento, sarete pronti per cercare lavoro in Giappone!