Gli italiani sono in genere abituati ad un flusso abbastanza costante di migranti indiani che dalle terre più lontane dell’Asia si trasferisce a lavorare nel nostro paese nei più diversi settori, soprattutto in quelli che non richiedono grandi qualifiche. In alcuni paesi d’Europa, inoltre, l’immigrazione da parte degli abitanti del subcontinente indiano ha forti radici storiche e sociali. Basta pensare ad esempio al Regno Unito, a cui l’India è stata per lungo tempo unita anche da legami di tipo politico.
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Ma se provassimo invece a considerare il fenomeno opposto, ovvero il lavoro in India dal punto di vista degli italiani che hanno intenzione di trasferirsi a vivere e a lavorare all’estero? Che tipo di sitauzione incontrerebbero gli italiani in questa nazione, quali sarebbero le opportunità di impiego e le condizioni del mercato del lavoro? Ecco alcune informazioni utili.
Lavorare in India
La prima cosa da sapere per lavorare in India è che per soggiornare e lavorare nel paese c’è bisogno di un visto, che i cittadini intenzionati a trasferirsi dovranno procurarsi prima di spostarsi nel paese straniero. Il modo migliore e più semplice per espletare tutte le formalità burocratiche richieste a tale scopo, è quello di trovarsi uno sponsor, o meglio di farsi sponsorizzare dalla stessa azienda che è intenzionata ad assumerci. Sarà infatti la società a sbrigare tutte le formalità burocratiche necessarie per la permanenza del lavoratore in India.
Per trovare un lavoro in India, poi, la prima cosa da fare è quella di cominciare a valutare le diverse offerte di lavoro rintracciabili online attraverso il web, puntando ad esempio le aziende presenti nella zona o nella città in cui avete intenzione di trasferirvi.
Per avere almeno una prima indicazione in merito, potete considerare che nella zona di Bangalore sorgono numerose aziende di tipo ingegneristico, mentre nella zona di Calcutta si trovano le aziende legate al settore della cultura. A Mumbai troverete le aziende che operano nel settore del cinema, ma anche quelle dei media e del giornalismo, come anche a Delhi.
Per lavorare in India avrete bisogno almeno di un requisito di base: la conoscenza dell’inglese. Il paese ha infatti tuttora una antica tradizione di tipo anglosassone, risalente ai tempi del colonialismo e l’inglese continua ad essere una delle lingue più diffuse tra la popolazione scolarizzata.
L’India è uno dei paesi che ha subito negli ultimi decenni una forte industrializzazione, attraverso la quale numerose nuove aziende sono state impiantate nel paese. Il tasso di disoccupazione, tuttavia, permane abbastanza alto, dato il suo elevato numero di abitanti.
I settori lavorati che al momento offrono le migliori opportunità lavorative comunque sono il settore informatico, quello delle telecomunicazioni, i media e il cinema, il settore bancario e finanziario, quello tessile e dell’ingegneria. Di conseguenza, alcune grandi aziende presenti in India presso le quali è possibile cercare lavoro sono NMDC, Reliance Industries, Tata Group, Google India, Maruti Suzuki, State Bank of India.
Nelle aree meridionali del paese è infine abbastanza sviluppato anche il turismo, con la presenza di numerosi villaggi nella zona di Goa.