In questo post vogliamo parlarvi delle opportunità professionali e del mercato del lavoro che potrete trovare in alcune nazioni situate all’estrema periferia orientale dell’Europa, o per lo meno dell’Unione Europea. Stiamo parlando della Lituania e dell’Estonia, due repubbliche baltiche che sono entrate a far parte dell’UE solo una decina di anni fa, ovvero nel 2004.
Iniziamo quindi con la Lituania, cercando di capire quali possono essere le condizioni presenti nella nazione per chi cerca lavoro o ha necessità di trasferirsi all’estero.
Lavorare in Lituania
Nel corso degli ultimi dieci anni, anche la Lituania, come le altre repubbliche baltiche, ha subito un processo di forte occidentalizzazione in seguito all’ingresso nell’Unione Europea, dopo aver trascorso molti anni sotto l’influenza russa. La Lituania ha ancora una economia piuttosto debole rispetto ad altri paesi d’Europa ma questo non significa che il paese non possa riservare alcune buone opportunità lavorative.
I settori lavorativi in cui vi è una maggiore richiesta di personale sono il settore turistico – alberghiero, che al giorno d’oggi può essere considerato in espansione, il settore tessile e quello dell’abbigliamento, il settore chimico per la produzione di fertilizzanti, quello della produzione di macchine agricole e industriali, il settore della produzione di componenti elettrici, l’industria della trasformazione del petrolio e il settore della produzione di mobili.
Le professioni più ricercate sono quindi quelle connesse con questi settori. Uno degli aspetti forse più impegnativi per la ricerca di un lavoro in Lituania riguarda la conoscenza delle lingue parlate sul posto di lavoro. Le lingue parlate infatti sono, oltre al lituano, il polacco e il russo, idiomi in genere poco diffusi all’estero. Inoltre la maggior parte degli annunci di lavoro vengono scritti proprio in lituano.
Si può dire, tuttavia, che la lingua inglese sia in espansione nel paese soprattutto come lingua utilizzata nel mondo degli affari e in quello accademico. Prima di partire per la Lituania, quindi, è consigliabile seguire un corso di lingua in patria e poi se si ha la possibilità di proseguirlo all’estero, dal momento che conoscere il lituano rappresenta un sicuro vantaggio in questo mercato del lavoro.
Per chi ha voglia di imparare la lingua locale esistono anche dei programmi internazionali di volontariato che consentono una immersione nella realtà del posto. L’AIESEC – l’Associazione Internazionale di Studenti in Scienze Economiche e Commerciali – è ad esempio una delle organizzazioni internazionali che cura gli scambi di questo tipo tra studenti e laureati di diverse nazioni. I destinatari di tali attività saranno organizzazioni professionali, enti e associazioni.
Per tutti coloro che hanno il desiderio di trasferirsi a vivere e a lavorare in questo paese, ricordiamo che i cittadini europei non hanno bisogno di un visto particolare o un permesso di lavoro per farlo. I cittadini europei possono restare in Lituania per un massimo di tre mesi nell’arco di sei mesi, calcolato dal momento del loro arrivo. Dopo questo termine devono presentare una domanda di residenza al Dipartimento di Migrazione italiano per ottenere il relativo certificato, che ha una durata pari a cinque anni.