L’Olanda, cioè, i Paesi Bassi, sono da molti anni un paese prescelto dagli italiani per vivere e lavorare all’estero, sia per brevi periodi, sia in modo permanente. Questo paese europeo, da molti anni appartenente all’Unione, è infatti visto come un paese molto all’avanguardia sotto tanti punti di vista e spesso le città olandesi vengono indicate come quelle in Europa in cui si ha accesso alla migliore qualità della vita. Che aspettare quindi per trasferirsi?
> Lavorare in Olanda – Come trovare lavoro
In questo blog ci è capitato di parlare dell’Olanda già altre volte. Abbiamo infatti fornito alcuni indicazioni fondamentali e ci siamo soffermati sulle strategie concrete che è possibile utilizzare per la ricerca attiva del lavoro in Olanda. Oggi in questo post vogliamo anche tracciare un aggiornato punto della situazione sul mercato del lavoro e sulle opportunità lavorative offerte agli stranieri in questo paese.
Lavorare in Olanda – Opportunità e mercato del lavoro
Chi conosce una o più lingue straniere è sicuramente avvantaggiato nel trasferirsi a vivere e lavorare in Olanda, perché in questo paese si parlano quattro lingue principali, che sono il l’olandese, il tedesco, l’inglese e il francese. La conoscenza delle lingue straniere è inoltre indispensabile perché il settore lavorativo più ricettivo nei confronti degli stranieri sembra essere quello turistico – alberghiero, settore in cui le lingue sono sempre richieste.
Le professioni lavorative per cui esiste attualmente una maggiore offerta di lavoro sono quindi quelle del cuoco, del cameriere, del barman, del runner, del kitchen porter e del commesso. Per di più, la cucina italiana è sempre molto apprezzata in questa nazione, quindi se avete tra le mani un mestiere che abbia a che fare non i fornelli non indugiate!
Molti italiani, anzi, dopo un periodo di lavoro come dipendente, riescono anche ad aprire un’attività in proprio e le città olandesi più ricettive in questo senso, dove è possibile cercare più facilmente lavoro e dove si incontra il maggior numero di italiani sono Amsterdam, Rotterdam, Maastricht, l’Aia e Utrech.
Il settore più forte e in espansione dell’economia olandese è tuttavia quello dei servizi alle imprese, che rappresenta il 70 per cento del PIL nazionale. Trasporti, servizi finanziari e servizi commerciali sono molto sviluppati, seguiti subito anche dal settore agro alimentare che può vantare un export molto agguerrito, nonostante l’Olanda non abbia un territorio molto esteso.
Si può ricordare, infine, che l’Olanda è anche il più grande produttore europeo di gas naturale – strano ma vero! – e nel paese sono insediate un gran numero di aziende chimiche, che hanno qui la loro base operativa.
Gli olandesi, inoltre, tengono in alta considerazione anche gli stage e le esperienze lavorative sul campo. Se siete giovani, conoscete bene l’inglese e siete disposti ad apprendere almeno un po’ di olandese per le necessità quotidiane il gioco è fatto. In Olanda ha il suo quartier generale la multinazionale Philips, ad esempio, che apre le porte ai neolaureati.
Sempre in Olanda, si può anche pensare di insegnare l’italiano o partecipare ad uno dei programmi europei che permette di imparare la lingua, come lo SVE, il Servizio Volontario Europeo, rivolto ai giovani dai 18 ai 30 anni che vogliono trascorrere un massimo di 12 mesi in questa nazione.