La Spagna, soprattutto in vista dell’estate, è uno dei paesi più gettonati dagli italiani per la ricerca di un lavoro all’estero, un lavoro che potrebbe trasformarsi anche in una esperienza più duratura qualora il soggiorno nella penisola iberica si rivelasse una esperienza del tutto positiva. Su questo blog abbiamo dedicato alla Spagna, una delle mete predilette dai nostri connazionali giovani e meno giovani quando meditano di andare all’estero, già altri post, ma in questo vogliamo dare un sguardo più approfondito ad alcune strategie che è possibile utilizzare o mettere in pratica per lavorare in Spagna.
> Lavorare in Spagna – Opportunità e mercato del lavoro
Lavorare in Spagna – Come trovare lavoro
Cosa è possibile fare per trovare più facilmente lavoro in Spagna dunque? Come in altre nazioni ci si può rivolgere ad agenzia per il lavoro, le Empresas de Trabajo Temporal (ETT), specializzate nel recruitment per diversi settori. In Spagna queste agenzie trattano per lo più opportunità di lavoro temporaneo. Una delle organizzazioni professionali per le agenzie di reclutamento è Asempleo.
Anche in Spagna, poi, può sempre valere la giusta possibilità del mettere in moto la propria rete di conoscenze personali e il networking. Nella penisola iberica le raccomandazioni svolgono un ruolo fondamentale nella ricerca di un lavoro, ragione per cui potreste puntare molto anche sul passaparola di persone che si sono già trasferite.
Per trovare lavoro in Spagna è possibile inoltre inviare candidature spontanee alle aziende e alle multinazionali che sono alla ricerca di personale. Si può interagire via Internet e tenere presente che oggi i colloqui telefonici o via Skype sono molto frequenti, utilizzati anche per saggiare la conoscenza della lingua del posto.
Quando inviate una candidatura ricordatevi di indirizzarla all’attenzione del responsabile del reparto e allegare sempre una lettera di presentazione. Per le aziende più piccole, se siete già sul posto potrebbe andare bene presentare un CV anche a mano.
Chi si appresta a lavorare in Spagna,infine, deve innanzitutto sapere che cosa lo aspetta a livello di condizioni di lavoro. In Spagna la settimana lavorativa ha una durata simile a quella dell’Italia, ovvero è pari a 40 ore alla settimana circa per un lavoratore a tempo pieno. La giornata lavorativa, invece, anche per gli uffici, parte in genere alle 9 del mattino e prosegue fino alle 6 o le 7 di sera, con una lunga pausa pranzo. In molti settori è anche frequente il lavoro su turni, per cui gli orari potrebbero essere diversi da quelli indicati.
Per quanto riguarda invece le ferie, ogni lavoratore ha diritto ad un mese di ferie ogni anno, al quale si aggiungono le festività nazionali.
Dal punto di vista fiscale, invece, una delle prime cose che avrete da fare quando arriverete in Spagna sarà quella di registrarvi presso l’ufficio fiscale nazionale, chiamato Agencia Tributaria. Servirà per regolarizzare la vostra posizione di lavoratore nei confronti del fisco. In genere i non residenti sono tassati su qualunque reddito percepito in Spagna. Si si soggiorna nella nazione per più di 183 giorni, cioè più di 6 mesi, si verrà però automaticamente considerati dei residenti e si dovrà presentare la dichiarazione dei redditi direttamente all’ufficio locale.