Tra i paesi esteri in cui è possibile andare a vivere c’è la Turchia, che offre un’ampia possibilità di scelta tra il tipo di attività a cui dedicarsi e il tipo di ambiente in cui si vuole vivere. Si può infatti scegliere tra la Turchia europea e quella asiatica. Se vi interessa lavorare in Turchia vorrete di certo avere delle informazioni su come funziona il sistema fiscale di questa nazione, da cui dipenderà la vostra fonte di reddito nel prossimo periodo e quali sono le leggi e le regole da rispettare nel nuovo stato.
Il sistema fiscale di ogni paese è il risultato di una serie di decisioni politiche, sociali ed economiche e le sue condizioni possono cambiare di anno in anno, dunque è meglio tenersi aggiornati e partire preparati. Le tasse costituiscono le entrate finanziarie di uno stato e sono direttamente legate con il sistema produttivo e il mercato del lavoro.
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Se volete avere maggiori informazioni su come funziona il sistema fiscale in Turchia potete continuare a leggere questa piccola guida in cui abbiamo raccolto tutte le informazioni utili per chi cerca lavoro in questo paese.
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Lavorare in Turchia – Come funziona il sistema fiscale
Anche in Turchia i contribuenti sono soliti pagare tasse sul reddito, sugli affari e sulla ricchezza. Si è soggetti ad imposte sia se si è una persona fisica sia se si è una persona giuridica, che produce reddito. Questo reddito, per essere soggetto a tassazione può essere derivante da diversi tipi di attività, come le attività commerciali, i beni immobili, i salari, le pensioni e le risorse finanziarie, cioè gli investimenti.
Tutti i lavoratori dipendenti in Turchia sono fiscalmente soggetti ad una ritenuta d’acconto da parte del proprio datore di lavoro, mentre i lavoratori autonomi devono presentare la propria dichiarazione dei redditi ogni anno.
Le imposte sul reddito delle persone giuridiche
Le imposte sul reddito delle persone giuridiche gravano sulle società di capitali, sulle cooperative, sugli enti pubblici e commerciali. Di norma viene tassato sia il reddito prodotto all’interno dei confini nazionali, sia quello prodotto all’esterno, all’estero, in qualsiasi altro paese venga prodotto.
Diversamente invece, le società non residenti, pagano solo l’imposta sul reddito prodotto in Turchia. In questo caso l’aliquota è pari al 20 per cento. L’informazione è utile a coloro che pensano di esportare il proprio business e di aprire una attività in Turchia.
Le altre imposte
Anche in Turchia una delle principale imposte è quella sul valore aggiunto al consumo, che si applica sulla fornitura di beni e servizi e sulle importazioni. Sulle importazioni vengono applicate diversi tipi di aliquote, che possono oscillare tra il 10 per cento e l’87 per cento. Tra le altre tasse da pagare ci sono quelle sulle transazioni finanziarie e sulle comunicazioni.
Infine ci sono imposte sulla ricchezza che vengono richieste sulle successioni e sulle donazioni, ma anche l’imposta sulla proprietà – si tratta dell’imposta degli immobili che si paga in due rate – e l’imposta sui veicoli a motore. Tutte le forme di eredita ricevute in Turchia vengono tassate.