Direttamente all’interno del portale online della Segreteria per l’Economia della Santa Sede c’è la possibilità di curiosare all’interno di una funzionalità del tutto nuova e mai vista in precedenza. Si tratta della sezione che è stata denominata “Lavora con noi”.
Tutti coloro che vorranno lavorare in Vaticano hanno ora la possibilità di dare un’occhiata all’interno di questa particolare sezione del sito. Quindi, in caso, si può inviare apposita richiesta per poter lavorare in Vaticano tramite questo canale di comunicazione. Al tempo stesso, tramite tale sezione si potrà sempre seguire la lista di posizioni che sono vacanti. Uno strumento decisamente importante per tanti laici che hanno il sogno di lavorare presso la Santa Sede.
Se fino a questo momento la selezione tra i vari cv avveniva in base a quelli che erano stati inviati ed erano a disposizione della Santa Sede, ora le cose sono cambiate del tutto. Un’evoluzione, ma al contempo a tutti gli effetti anche una rivoluzione. La scelta, come spiegato anche dal prefetto Maximino Caballero Ledo, che guida la Segreteria del Vaticano, è sicuramente epocale.
Si tratta di un aspetto molto importante e probante nella riforma economica che ha ad oggetto il personale della Santa Sede. Si tratta di una riforma molto complessa e, di conseguenza, altrettanto difficile da mettere in atto, anche e soprattutto per via del fatto che per l’implementazione della riforma e raggiungere il risultato imposto dalla missione della Santa Sede c’è la necessità di avere a che fare con persone che hanno un determinato livello di competenze, ma anche di motivazione e, come si può facilmente intuire, anche un senso etico di tutto rispetto. Grazie a questo nuovo strumento, c’è la possibilità di comprendere anche quelle che sono le caratteristiche che vengono richieste per una certa posizione.
Insomma, questa nuova sezione all’interno del sito ha lo scopo di segnalare a tutti gli interessati quali siano i titoli piuttosto che le competenze che vengono richieste. In questo modo, si vuole anche fare una scrematura preventiva dei cv, in maniera tale che arrivino candidature in linea con il profilo che si sta già cercando.
Tale novità avrà anche lo scopo di indirizzare rispetto a dicasteri piuttosto che altri uffici, tutte quei prestatori di lavoro che sono dotati di un certo novero di competenze e di specializzazioni, sia a livello linguistico che tecnico, ad esempio. L’obiettivo, quindi, è quello di favorire un miglior dialogo tra domanda e offerta.