In un post pubblicato in precedenza avevamo cominciato a parlare dei visti e dei permessi di soggiorno necessari per recarsi a lavorare negli Stati Uniti, paese in cui le leggi sull’immigrazione sono abbastanza rigide e devono quindi essere rispettate in maniera puntuale. Per vivere e lavorare negli USA esistono due diversi tipi di visto, il visto per immigranti e in visto per non immigranti.Â
Mentre il primo è dedicato a coloro che intendono richiedere un permesso di residenza permanente negli Stati Uniti, il secondo è dedicato a coloro che intendono rimanervi per un periodo di tempo più limitato.
> Lavorare negli USA – Visti e permessi per gli Stati Uniti
Il visto USA per non immigranti
Per richiedere il visto per non immigranti la burocrazia richiede in genere una attestazione che certifichi la propria volontà di far ritorno nel proprio paese di origine, con il quale è necessario dimostrare di avere forti legami. Potrebbe essere sufficiente quindi un contratto di lavoro, un estratto conto, una dichiarazione dei redditi.
A parte questo, però, dall’altro lato gli Stati Uniti hanno intrapreso già da diverso tempo anche politiche di maggiore apertura, secondo le quali ai cittadini di alcuni paesi del mondo non è necessario richiedere il visto per non immigranti per entrare negli USA per un periodo di tempo non superiore ai 90 giorni.
I paesi interessati da questi accordi sono:Â Andorra, Australia, Austria, Belgio, Brunei, Danimarca, Finlandia, Francia, Germania, Islanda, Irlanda, Italia, Giappone, Liechtenstein, Lussemburgo, Monaco, Paesi Bassi, Nuova Zelanda, Norvegia, Portogallo, San Marino, Singapore, Slovenia, Spagna, Svezia, Svizzera e Regno Unito.
Anche in questo caso, tuttavia, le autorità richiedono di presentare un biglietto di ritorno per il proprio paese di provenienza e in più vengono applicate anche una serie di restrizioni rispetto ad altri tipi di permessi, come l’impossibilità di modificare il proprio status di cittadino negli USA o quella di prolungare il proprio periodo di permanenza. In più, qualora non di rispettino i termini previsti, si può essere espulsi senza poter presentare ricorso.
Le condizioni che sottostanno, invece, ad un normale visto per immigranti sono leggermente diverse. Per prima cosa è necessario sostenere un colloquio presso il consolato, in cui sarà richiesto di dichiarare la veridicità di quanto scritto nel modulo di domanda. Per presentare il modulo di richiesta di un visto per immigranti saranno necessari i seguenti documenti:
- passaporto
- certificato di nascita
- certificato di polizia
- lettera del datore di lavoro.
Oltre alla necessità di dimostrare di avere un proprio sostentamento, le autorità americane chiedono inoltre di sottoporsi a una visita medica e di depositare le impronte digitali, che saranno sottoposte a controllo da parte dell’FBI.
Per quanto riguarda,  invece, i visti da non immigranti, alcuni consentono anche un ingresso multiplo nel paese, ovvero la possibilità di entrare e uscire dagli USA quando se ne ha necessità durante il periodo di validità del visto.
Un altro aspetto da tenere presente è costituito dalla scadenza del passaporto al momento della richiesta del visto. La durata di questo non può infatti essere superiore a quella del passaporto stesso. Anche a coloro che richiedono un visto non immigrante, comunque, è fatta richiesta di sostenere un colloquio e di rispondere con sincerità alle domande per il rilascio.