C’è un lavoro che gli italiani possono svolgere per lo più all’estero, dal momento che le “strutture” volte ad ospitare i possibili candidati nei confini del nostro paese sono davvero esigue. Si tratta del lavoro che si può svolgere sulle piattaforme petrolifere, grandi stazioni dedicate all’estrazione di petrolio e altri combustibili fossili o gas naturale che sorgono in genere a diversi chilometri dalle coste. A questo interessante lavoro che si può compiere in giro per il mondo abbiamo già dedicato un post in precedenza, mettendo in luce alcune alcune caratteristiche di questa professione. Ora il nostro scopo è quello di fornire alcune informazioni pratiche su come attivamente cercare lavoro nel settore e su come candidarsi al meglio per essere sicuri di ottenerlo.
> Lavorare all’estero sulle piattaforme petrolifere
Lavorare sulle piattaforme petrolifere è una delle professioni più remunerative al mondo, anche se la retribuzioni costituisce la controparte di alcuni limiti intrinseci e rischi connessi con l’effettuazione di questo lavoro. Si tratta sicuramente di una professione che richiede alti doti di controllo fisico e mentale, pazienza e resistenza allo stress.
Cominciamo quindi dallo scegliere il luogo su cui si preferisce lavorare. Le piattaforme petrolifere sulla superficie del globo sono in genere di due tipi, quelle fisse e quelle galleggianti. Nelle prime vengono in genere svolte attività anche connesse con la raffinazione delle materie prime estratte, mentre le seconde, quelle galleggianti, sono per lo più utilizzate per attività di indagine chiamate trivellazioni – prova. A seconda che si scelga la prima o la seconda soluzione può cambiare sia il tempo di permanenza richiesto, sia la composizione dello staff che troverete “a bordo”.
Abbiamo già visto che i tipici profili professionali impiegati sulle piattaforme petrolifere sono in genere medici, impiegati, operai, ingegneri, manutentori, sommozzatori, geologi, psicologi e addetti alla ristorazione, personale di cucina e radiotelegrafisti, ma anche figure specifiche come i driller e i roughneck, cui spetta il delicato compito di assemblare le strutture di trivellazione.
Nella piattaforma si vive necessariamente a stretto contatto gli uni con gli altri, anche nei momenti di riposo dai turni di lavoro e le camere in cui alloggiare sono in genere camere doppie, per recuperare spazio. Le giornate lavorative durano 12 ore e il mese è composto di norma da 15- 20 giorni, in seguito ai quali si hanno due settimane di risposo. Le società di trivellazione si assumono però tutte le spese di vitto, alloggio e vestiario del personale, come anche quelle di viaggio.
Ecco quindi quali possono essere i requisiti tipo per lavorare all’estero su una piattaforma petrolifera:
- laurea in ingegneria, geologia o medicina
- conoscenza perfetta della lingua inglese
- età compresa trai 25 e i 35 anni
- capacità di resistere allo stress e buona tenuta fisica
- passaporto in corso di validità
- grande spirito di adattamento.
Per lavorare sulle piattaforme petrolifere si può iniziare cercando un contratto a tempo determinato, per testare le proprie capacità di adattamento. Il CV va di norma inviato in inglese ed è necessario specificare la posizione per cui ci si candida.
Ecco qui di alcuni siti internet a cui sottoporre la propria candidatura o utilizzabili per ottenere informazioni:
- www.oilcareers.com
- www.eni.com/it_IT/home.html
- www.chevron.com/
- www.shell.com/
- www.saipem.it
- www.enscous.com
- www.harland-wolff.com
- www.ranadiving.it
- www.oil-rig-jobs.com
- www.oilandgas4u.com
- www.joboil-gas.com
- www.drillers.com
- www.oilrecruiter.net.