Inail approfitta del tema dei lavori usuranti per pubblicizzare la ricerca condotta da diverse università per avvalorare ciò che si sta affermando da diversi anni, ovvero i conducenti di mezzi pubblici appartengono di certo a questa particolare categoria. L’autorevole rivista scientifica Journal of Occupational Health Psychology e una ricerca inglese che ha preso in rassegna circa un centinaio di mestieri hanno alla fine decretato che il lavoro più stressante del mondo è guidare un autobus.
Ciò che ha giustificato questa asserzione non è stata tanto la routine dei percorsi compiuti quotidianamente, quanto le caratteristiche di questa professione: un lavoro continuamente esposto a rischi quotidiani. In effetti, le cause sono molteplici: dalla paura ad essere aggrediti da passeggeri sempre più impazienti e irascibili ad una vita passata nel traffico, tra ingorghi, colpi di clacson e pirati della strada.Gli studi hanno alla fine decretato che l’ambiente di lavoro è un ricettacolo di ansia: fermate pedonali, pirati della strada, la continua attenzione al rispetto degli orari, turni di lavoro sempre più spesso stringenti sono solo alcuni elementi negativi di questa attività.
Non solo, uno studio di una università americana, la Cornell University, ha posto in evidenza anche il primato negativo sulla salute fisica. In effetti, secondo una graduatoria stilata dall’università si è posto in evidenza che i conducenti di autobus hanno raggiunto i primi posti in classifica, e neanche i pompieri, fino a qualche anno fa considerati tra i lavoratori più a rischio per le difficili condizioni lavorative, sono riusciti a superarli.
Nella graduatoria figurano tra i primi posti anche i chirurghi per dei loro orari incerti, dalle decisioni da prendere in modo tempestivo e dal dover prestare un’estrema attenzione a ogni dettaglio durante interventi lunghi e faticosi.
La seconda e la terza posizione è stata attribuita, rispettivamente, al pompiere e al tassista. Per i pompieri la fonte di logoramento sarebbero i turni massacranti, gli interventi all’insegna delle più svariate condizioni atmosferiche e l’obbligo di prendere decisioni immediate, mentre per i tassisti si lamentano orari stressanti, tra notti e weekend passati alla guida, le condizioni igieniche pessime e il pericolo di caricare malintenzionati.
Io sono un conducente di mezzi pubblici a Palermo noi sappiamo a che ora usciamo da casa ma nn sappiamo se ci ritiriamo e comunque noi autisti nn siamo tutelati
Io prendo i mezzi di trasporto da 60 anni e devo dire che non so come fanno a stare tutto il giorno sul mezzo con le persone che brontolano,e con tutto quello che succede in strada,senza considerare gli orari….per me sono eroi. l’Azienda dovrebbe prendere in considerazione questo, provando anche a mettersi al loro posto….Grazie del vostro lavoro …..