Nella Regione Marche, a favore degli studenti universitari, l’Amministrazione ha provveduto a mettere a punto una misura anticrisi finalizzata, tra l’altro, a garantire sul territorio la coesione sociale, la difesa dell’occupazione, ed il sostegno allo sviluppo sul territorio marchigiano. A seguito di una proposta formulata dall’assessorato all’Istruzione e al diritto allo studio, la Giunta della Regione Marche ha così istituito un contributo una tantum per gli studenti iscritti all’università a patto che in famiglia ci siano genitori che, residenti sul territorio regionale, a causa della crisi sono in cassa integrazione straordinaria, in mobilità o sono disoccupati da almeno tre mesi. Per la misura la Regione ha stanziato un milione di euro che permetterà ad ogni figlio universitario di ricevere un contributo una tantum pari a 400 euro; quello che può essere definito in tutto e per tutto come un “bonus università”, è frutto tra l’altro di un protocollo d’intesa che la Regione Marche ha siglato con i Sindacati.
Oltre alla condizione che nella famiglia dello studente siano presenti genitori in difficoltà a livello occupazionale, occorre anche rispettare dei limiti di reddito: nello specifico, il nucleo familiare, con riferimento alla dichiarazione dei redditi presentata nell’anno 2009, a valere quindi sul 2008, deve rispettare, relativamente all’Isee, l’indicatore della situazione economica equivalente, un limite di reddito che non può superare i 30 mila euro.
Rispettati i requisiti sopra citati, gli studenti universitari residenti nella Regione Marche, a valere sull’anno accademico 2009/2010, ed a livello fiscale a carico dei genitori, posso partecipare al bando che sarà diffuso e pubblicato sia sul “BURM”, il Bollettino Ufficiale della Regione Marche, sia sul sito Internet della Regione Marche e su www.istruzioneformazionelavoro.marche.it, il Portale del servizio di lavoro e formazione. Le modalità di accesso ed i criteri per l’accesso al contributo sono stati tra l’altro messi a punto dalla Regione Marche con i Sindacati al fine di offrire sostegno a livello economico agli studenti che sono iscritti ai corsi di laurea di primo e di secondo livello, ma anche a coloro che sono iscritti Università e Afam, delle Marche o di altre Regioni, alla laurea magistrale a ciclo unico.