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Lavoratori irregolari – dati Bankitalia

 Secondo quanto afferma la Relazione annuale di Bankitalia, i lavoratori irregolari nel 2010 avrebbero toccato quota 2,96 milioni di unità, sfiorando la soglia psicologica dei 3 milioni. Se si guarda alle persone (senza considerare i doppi lavori compresi nelle unità di lavoro), il numero scende invece a quota 2,55 milioni di persone, pari al 10,3 per cento della forza lavoro totale. Le aree dove è più forte il lavoro sommerso sono quelle dell’agricoltura, dove un quarto è in nero, i servizi (13,5%); il fenomeno è certamente più contenuto nell’industria (6,6%).

Negli ultimi anni, prosegue Bankitalia, il dato sulle unità di lavoro irregolari è rimasto sostanzialmente invariato, sebbene l’incidenza percentuale sul totale dell’occupazione sia cresciuta a causa della minore rilevanza degli occupati. Le unità di lavoro irregolari sono pertanto passate da 2,94 milioni del 2009 a 2,96 milioni del 2010, con un’incidenza balzata dal precedente 12,1 per cento all’attuale 12,3 per cento.

Dato stabile se si tiene in riferimento il numero delle persone fisiche irregolari (2,55 milioni di unità in entrambi i casi) con un’incidenza invariata al 10,3 per cento.

REGOLARIZZARE LAVORATORI IN NERO

Le unità di lavoro irregolari si concentrano nei servizi (2,2 milioni) e in particolare nel commercio, dove alberghi e ristoranti la fanno da padrone. Il dato risulta essere molto superiore per le unità di lavoro rispetto alle persone (1,7 milioni di irregolari, 445 mila nel commercio, alberghi e ristoranti) probabilmente poiché in questi settori è molto frequente il doppio lavoro.

IRREGOLARITA’ ISPEZIONI AZIENDALI

Come sopra anticipato, il lavoro irregolare risulta essere molto frequente anche in agricoltura, dove le unità di lavoro irregolari sono 321 mila, il 24,9 per cento del totale, per circa 372 mila persone coinvolte (non tutte impegnate a tempo pieno). In agricoltura, guardando alle persone, sono irregolari il 37,4% dei lavoratori, oltre una risorsa su tre.

Continueremo a monitorare l’evoluzione dei dati statistici.

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